Liste di attesa infinite: Fratelli d’Italia denuncia ritardi nella sanità pubblica livornese
Livorno 14 settembre 2024 – Liste di attesa infinite: Fratelli d’Italia denuncia ritardi nella sanità pubblica livornese
Il problema delle liste d’attesa nella sanità pubblica è nuovamente al centro del dibattito politico. Fratelli d’Italia ha raccolto le lamentele di numerosi cittadini livornesi che hanno segnalato pesanti ritardi nella prenotazione delle prestazioni sanitarie attraverso il CUP online.
Secondo quanto riferito dal partito, i tempi di attesa superano di gran lunga i limiti stabiliti dalle indicazioni mediche.
In un caso emblematico citato dal consigliere regionale Diego Petrucci e dal capogruppo FdI in Consiglio comunale a Livorno, Marcella Amadio; un paziente che doveva sottoporsi a un’ecografia entro un massimo di 60 giorni
ha ricevuto un appuntamento per il 25 luglio 2025, con un ritardo di 10 mesi rispetto ai tempi prescritti.
“Per tutelare la sua salute – spiegano Petrucci e Amadio – il paziente è stato costretto a rivolgersi al settore privato, sostenendo una spesa notevole.”
Il partito denuncia l’inefficienza del sistema sanitario pubblico, sottolineando che i cittadini sono sempre più spesso obbligati a scegliere tra attendere mesi per una visita, mettendo a rischio la propria salute, o pagare cifre elevate per prestazioni private. “La sinistra, che si dichiara tanto affezionata alla sanità pubblica, dovrebbe ricordare che; i governi che hanno tagliato i fondi alla sanità sono stati proprio quelli di centrosinistra”, affermano i rappresentanti di FdI.
Fratelli d’Italia riconosce il problema delle liste d’attesa come uno dei principali nodi critici del sistema sanitario italiano, ma rivendica l’impegno del Governo Meloni nel cercare risorse per assumere nuovo personale sanitario. “Il Governo sta intervenendo, ma riteniamo che anche la Regione Toscana debba fare la sua parte”, continuano Petrucci e Amadio. Per questo motivo, FdI ha presentato un’interrogazione regionale per capire se esista un monitoraggio sull’erogazione delle prestazioni e come la Regione intenda agire per garantire il rispetto dei tempi massimi previsti dalle prescrizioni mediche.
La situazione delle liste d’attesa, già critica, solleva preoccupazioni sulla tenuta del sistema sanitario pubblico e alimenta il dibattito politico sulle responsabilità a livello regionale