Vertenza lavoratori Tirreno, Fratoianni presenta un’interrogazione parlamentare
Livorno, 29 novembre 2024 – ” Vogliamo sapere dal governo quali iniziative intenda assumere nei confronti del gruppo editoriale Sae,
affinché possa rivedere la decisione di proseguire con il trasferimento di ramo d’azienda che prevede il trasferimento di 35 poligrafici da Livorno a Sassari a partire dal primo gennaio 2025,
di fatto dei licenziamenti mascherati, individuando invece , in accordo con le organizzazioni sindacali di settore, soluzioni organizzative del lavoro alternative e meno impattanti sulla vita lavorativa e familiare delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti,
come ad esempio ricorrendo ad un maggiore utilizzo dello smart working.
È quanto si legge in un’interrogazione parlamentare di Avs, primo firmatario Nicola Fratoianni, rivolta alla ministra del lavoro.
Nell’atto ispettivo si ricorda che, come denunciato dalla Slc-Cgil, il gruppo Sae, editore di diversi quotidiani locali, tra cui “Il Tirreno”, ha confermato la propria volontà di voler trasferire 35 poligrafici da Livorno a Sassari a partire dal primo gennaio 2025;
l’annunciato trasferimento motivato da esigenze di riorganizzazione produttiva prevede, per tutti i lavoratori poligrafici, donne e uomini, il trasferimento del luogo di lavoro in Sardegna, dove Sae edita il quotidiano La Nuova Sardegna;
anche nell’incontro tra le organizzazioni sindacali e il gruppo editoriale che si è tenuto lo scorso 22 novembre l’azienda ha ribadito la scelta di procedere con i suddetti trasferimenti rendendosi disponibile soltanto a discutere i vari aspetti collegati al trasferimento dei lavoratori.
La posizione di chiusura mostrata dal gruppo Sae rispetto a qualsiasi altra soluzione alternativa risulta incomprensibile e inaccettabile e conferma le preoccupazioni dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali che temono si tratti, in realtà, di “licenziamenti” mascherati ovvero di una riduzione del personale imponendo alle lavoratrici e ai lavoratori una drammatica scelta.
Di fronte a questa posizioni di chiusura mostrate dal gruppo editoriale diventa dunque indispensabile per Avs un intervento da parte della Ministra del lavoro affinché il gruppo Sae esplori tutte le opportunità possibili evitando soluzioni traumatiche.