Tagli agli educatori, presidio Usb davanti alla Provincia
Registrato l'impegno di Scarpellini e Mirabelli ad attivare l'unità di crisi regionale
Livorno, 10 dicembre 2024 – Presidio degli educatori scolastici davanti al Palazzo della Provincia, ieri pomeriggio.
La manifestazione indetta da Usb era contro “i tagli al servizio e il rischio concreto di licenziamenti”.
“Tagli alle risorse del 50 % che a cascata, dal Governo centrale, alle Regioni e alle Province,
hanno già causato un pesante contraccolpo al servizio di assistenza specialistica nelle scuole superiori di secondo grado che supporta gli alunni con disabilità così come previsto dai PEI (Piani Educativi Individualizzati)” spiega la nota del sindacato di base.
“Una delegazione – prosegue – è stata ricevuta dalla Presidente della Provincia Scarpellini e dall’assessore Comunale al lavoro Mirabelli
i quali si sono impegnati, oltre che a scrivere una nota alla Prefettura e alla Regione in merito al reperimento delle risorse necessarie, a richiedere l’immediata attivazione
dell’unità di crisi della Regione per l’approvazione degli ammortizzatori sociali.
Ci sono pochissimi giorni per poter intervenire. Ci auguriamo che questa promessa venga mantenuta”.
“In generale – conclude il sindacato – ci è stato spiegato che è prevista una seconda tranche di finanziamenti che il Governo dovrà stanziare alle Regioni.
A loro volta dovranno poi inviare tali risorse alle Province. Bisogna prima di tutto specificare che queste risorse non sono comunque sufficienti a coprire interamente il fabbisogno.
Fondamentale è che La Regione Toscana anticipi subito le cifre dovute ed è questa la richiesta emersa durante l’incontro.
Capitolo a parte è la gestione diretta di questi appalti che vede assoluta (e inaccettabile) discrezionalità dei dirigenti scolastici. Tema che approfondiremo nei prossimi incontri e su cui ci riserviamo di intervenire.
In ogni caso già stasera è prevista una seconda assemblea degli educatori in vista di una eventuale mobilitazione di fronte alla Regione Toscana e non sono da escludere altri momenti di protesta nei prossimi giorni”.