Museo della Città, le riflessioni di Lorenzo Midili (PD)
Livorno 12 gennaio 2025 Museo della Città, le riflessioni di Lorenzo Midili (PD)
Lorenzo Midili, consigliere comunale PD Livorno e segreteria di Federazione PD Livorno con delega alla cultura interviene con alcune riflessioni sul Museo della Città:
“In merito all’articolo dei giorni scorsi, dove parlava di un’occasione mancata per il nuovo museo della città, mi preme avanzare alcune riflessioni.
Per ottenere un giudizio completo sul Museo della Città, a mio modesto parere, bisogna risalire a ben prima della sua inaugurazione del 22 Dicembre, visto le numerose scelte intraprese dall’attuale
amministrazione.
Infatti è stata coraggiosa e fruttuosa la decisione di inserire all’interno della stessa struttura le esposizioni temporanee, la collezione civica e la sezione contemporanea. E non possiamo che leggere e giudicare complessivamente, sennò non facciamo comprendere ai lettori le scelte espositive.
In primis non possiamo dimenticare le numerose mostre temporanee che il Museo della Città ha ospitato: Modigliani, Puccini, Banksy, Leonardo… I grandi risultati di queste esposizioni non hanno limitato l’amministrazione nella sua visione, che da sempre ha avuto l’intenzione di riaprire la collezione civica.
In tal senso l’amministrazione ha nominato un nuovo direttore scientifico, Paolo Cova, che ha lavorato per la rivitalizzazione delle due esposizioni permanenti, riuscita in soli 17 mesi.
La prima avvenuta il 19 Gennaio 2024 con l’inaugurazione dell’allestimento della Sezione di Arte Contemporanea, dove le opere sono aumentate da 45 a 110. Vedendo esposti artisti come Guttuso, Pomodoro, Burri, che in precedenza non avevano trovato spazio.
L’ultima il 22 Dicembre 2024 con la riapertura della sezione di Storia Antica Medievale e Moderna, completamente rinnovata. Le opere non esposte nella precedente collezione che adesso possono essere viste sono molteplici: la Madonna col Bambino (restaurata ex novo), il disegno dei Quattro Mori di un seguace del Tacca, la Fonte Battesimale di Caterina di Russia, le grandi tele con le Nature Morte del Van Houbraken, la Battaglia del Borgognone, le Statue della Villa Maurogordato, i busti degli Uomini illustri e l’intera Collezione Ciampi. In aggiunta al patrimonio comunale si inseriscono gli illustri prestiti: manufatti, modellini e dipinti della Comunità ebraica, il Busto di San Gregorio Illuminatore già nella
chiesa degli Armeni.
Una vera rivoluzione rispetto alla precedente esposizione, che ha visto il protagonismo del direttore scientifico, dei dirigenti comunali del settore cultura e dei professionisti, tanti dei quali giovani, delle cooperative.
Professionisti che fin dal primo giorno hanno studiato, approfondito e redatto le nuove didascalie permettendo una comprensione dettagliata delle opere, in lingua italiana e inglese, rendendo più inclusivo e innovativo la parte didascalica, utilizzando Qr code e grafici che permettono di coinvolgere pubblici diversi. Definirlo una “rivisitazione sintetica” del precedente, quindi, mi sembra altamente riduttivo, soprattutto se non leggiamo il Museo della Città nelle sue tre anime.
Bisogna, inoltre, segnalare l’ottima iniziativa: “Natale ai Musei”. Questa ha permesso di riempire le festività dei cittadini e cittadine attraverso visite ai musei civici, alla bellissima mostra di Peruzzi in Fondazione Livorno e alla magnifiche terme del corallo con la sala della mescita, che ha visto la sua
riapertura.
Sono convinto che parlare del Museo, anche se con letture differenti, sia segno di attaccamento al patrimonio dei livornesi, ritrovato e rinnovato con la nuova apertura”