Interruzione servizio assistenza alunni fragili alle superiori, USB: “Inaccettabile scarica barile tra enti pubblici”
Livorno 23 gennaio 2025 Interruzione servizio assistenza alunni fragili alle superiori, USB: “Inaccettabile scarica barile tra enti pubblici”
“Sì è svolto a Livorno l’atteso presidio sotto il palazzo della Provincia indetto da USB Livorno e Unicobas sulla vertenza relativa ai tagli delle risorse destinate all’Assistenza Specialistica nelle scuole superiori della città.
Ricordiamo che la situazione è tale che nelle prossime settimane si preannuncia la forzata interruzione di servizio nella maggior parte delle scuole livornesi o la drastica riduzione delle ore e del personale impiegato in quelle poche che hanno scelto di spalmare le esigue risorse residue fino alla fine dell’A.S. in corso.
Il servizio si poggia su un bando della Provincia di Livorno che viene poi perfezionato contrattualmente da ogni singola Scuola con le cooperative vincitrici.
La situazione è drammatica poiché, a fronte di un ponderale aumento della domanda (determinato ufficialmente dai documenti scolastici redatti l’anno precedente e controfirmati dalla ASL) di servizio educativo specializzato a completamento delle ore di insegnamento di sostegno del tutto insufficienti a garantire non solo il Diritto allo Studio per gli alunni più fragili ma molto spesso il loro stesso accesso a scuola, la Provincia (che dal 2015 non gode più di risorse autonome) non riceve dalla Regione e dallo Stato che risorse insufficienti a garantire il servizio.
Accanto alla odiosa circostanza che vedrà decine di ragazze e ragazzi livornesi profondamente lesi nel loro diritto a una Scuola accessibile e inclusiva, I tagli colpiscono centinaia di cittadine e cittadini toscani, cioè gli educatori e le educatrici e le loro famiglie, nelle more di vedere inevitabilmente ridotto o del tutto azzerato il proprio orario di lavoro.
La Provincia, già interpellata dai sindacati di base nei mesi scorsi, non solo non ha trovato soluzione alla crisi (le cui prime avvisaglie risalgono a Ottobre 2024), ma non ha neanche tenuto fede agli impegni presi nelle passate interlocuzioni:
1-caldeggiare il ricorso all”Unità di Crisi della Regione per permettere l’adozione di ammortizzatori sociali specifici per I lavoratori e le lavoratrici delle Cooperative: disatteso!
2-Intervenire sulle Dirigenze scolastiche della città per evitare che l’Autonomia scolastica si trasformi in arbitrio ai confini della anti-sindacalità, come sta accadendo: disatteso! Il tutto utilizzando il pretesto, ormai ampiamente superato nel settore privato, che le committenze di un appalto, in questo caso gli istituti, non siano anch’esse responsabili di fronte ai lavoratori in appalto.
3-sollecitare in forma autonoma e come tavolo dell’Unione delle Province l’Amministrazione regionale e il Ministero per recuperare le risorse mancanti: totalmente disatteso!
Da parte sua la Regione Toscana, presso la quale l’USB, insieme ad altre sigle sindacali e ai comitati cittadini di Livorno e Pisa, ha manifestato il 18 dicembre u.s. (in quella occasione, una delegazione venne ricevuta dall’Ufficio di Presidenza della Regione, dalla Presidente della Commissione Scuola e da alcuni consiglieri, ottenendo precise rassicurazioni circa un’eventuale variazione di bilancio che, sia pure tardivamente, potesse rispondere all’ammanco delle risorse), ha concesso a USB Livorno, sempre nella giornata di ieri, un incontro con Alessandra Nardini, l’assessora competente.
La dottoressa Nardini, lungi dal prospettare soluzioni alla drammatica situazione, ha tenuto a rimarcare che la Regione non è l’Ente competente per l’erogazione delle risorse mancanti individuando, anche instillando dei margini di dubbio sui criteri di gestione adottati, la Provincia come unica responsabile a riguardo.
Quando le è stato chiesto cosa pensasse un’assessora della giunta toscana del fatto che centinaia di cittadini e cittadine toscani venivano colpiti nel Diritto allo Studio e nel diritto al lavoro, la Nardini si è trincerata in formule asettiche e scarico di responsabilità.
In conclusione, appare chiaro che:
gli Enti Locali coinvolti brancolano nel buio, immaginando forse che queste centinaia di cittadini e cittadine non voteranno alle prossime elezioni regionali;
le Dirigenze scolastiche, salvo rarissimi casi in Provincia di Pisa, stanno gestendo la situazione in ordine sparso e con disinvolte interpretazioni delle norme, fino ad adottare provvedimenti discriminatori nei confronti degli educatori ed obbligando i propri docenti a compiti di controllo del tutto estranei al loro mansionario. In più, con atteggiamento omertoso dei termini del problema nei confronti dei familiari degli alunni fragili e delle loro associazioni. Esiti inevitabili della Scuola-Azienda e della esternalizzazione!;
Molto presto USB convocherà un’assemblea cittadina per rilanciare la lotta e chiamare contestualmente Provincia e Regione ad un incontro pubblico per impedire loro questa avvilente pratica dello scarica-barile.
Mentre loro dormono, si toccano i diritti di inclusione per I nostri ragazzi e al lavoro per tanti e tante di noi.”
Interruzione servizio assistenza alunni fragili alle superiori, USB: “Inaccettabile scarica barile tra enti pubblici”
Educatori USB Livorno