Corso Mazzini: segnalato da un cittadino, denunciato per spaccio un tunisino
Livorno 4 febbraio 2025 Corso Mazzini: segnalato da un cittadino, denunciato per spaccio un tunisino
Nella sera del 3 febbraio, a seguito di segnalazione di spaccio da parte di un cittadino, un equipaggio della squadra volante si recava in Corso Mazzini nei pressi di un esercizio commerciale lì presente.
Giunto sul posto l’equipaggio notava che all’esterno del negozio vi erano alcuni soggetti intenti a stazionare sul marciapiede antistante il suo ingresso in evidente attività di osservazione.
Le “vedette”, alla vista della vettura con colori di istituto si allontanavano con passo spedito verso Piazza Mazzini facendo perdere rapidamente le loro tracce mentre all’interno del locale vi erano due individui, uno risultato poi essere il titolare mentre l’altro, identificato successivamente per cittadino tunisino del 2005 con precedenti di polizia, accortosi della polizia, veniva notato chinarsi e gettare sotto lo scafale espositivo piccoli involucri bianchi. Fatto questo usciva velocemente dal locale incamminandosi con passo spedito verso Piazza Attias con il chiaro intento di eludere il controllo di polizia.
Invitato a fermarsi faceva in un primo momento finta di non comprendere ma poi, invitato nuovamente ad attendere e declinare le proprie generalità, asseriva di essere cittadino tunisino e di non avere documenti al seguito né il permesso di soggiorno poiché mai conseguito.
Nella successiva perquisizione personale lo straniero aveva con se la somma di euro 425, suddivisa in banconote di vario taglio, che non sapeva giustificare in quanto disoccupato, mentre gli involucri gettati precedentemente dallo stesso, recuperati dai poliziotti e successivamente analizzati dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica, risultavano contenere 2.29 gr di cocaina ed 1,51 di hashish.
Il tunisino veniva condotto presso gli Uffici della Questura e denunciato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole l’indagato.