Livorno 21 febbraio 2025 La Polizia di Stato inaugura nuove pietre d’inciampo per i Poliziotti o caduti per mano dei nazifascisti
La Polizia di Stato di Livorno rende omaggio alla memoria dei propri appartenenti che con coraggio hanno pagato con la vita per garantire la libertà dei propri simili.
Oggi 21 febbraio, alle ore 11.00, dinanzi all’ingresso della Questura di Livorno, via della Banca, alla presenza dei loro familiari, delle Autorità civili, militari e religiose si è tenuta la cerimonia di posa di otto Pietre d’Inciampo in memoria di altrettanti poliziotti caduti in servizio che patirono atroci sofferenze per non farsi complici degli orrori nazisti.
È la storia di sedici poliziotti che, il 20 giugno 1944, lasciarono la sede della Tenenza Agenti di PS di Ardenza per di unirsi alla formazione partigiana “Santo” della III Brigata Garibaldi che gravitava nella vicina Castellina Marittima, in provincia di Pisa.
Otto di questi eroi, a causa di un inconveniente tecnico, vennero catturati dai nazisti che li torturarono invano, per avere informazioni sulla posizione degli altri otto colleghi e della III Brigata Garibaldi, e poi non ottenendo alcuna delazione li giustiziarono.
Le otto pietre sono state poste sul marciapiede davanti la scalinata dell’ingresso della Questura e ricordano il Brigadiere di P.S. Nicola Bucci, le Guardie di P.S. Giovanni Cannata, Francesco Ciro, Orlando Tonietto, le Guardie Ausiliarie di P.S. Washington Copernico, Orlando Mariani, Umberto Petrucci, il Sottotenente di P.S. Vittorio Labate (comandante della Tenenza Agenti di PS di Ardenza), catturati dai nazisti il 20 giugno e fucilati tra il 23 e il 25 a Salvatelle di Terricciola (PI) e a Nugola, frazione di Collesalvetti (LI).
L’iniziativa, già realizzata anche in altre questure italiane, mira a mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazifascista, nel luogo simbolo della vita quotidiana: la casa, il posto di lavoro o l’ufficio dove prestavano servizio.
Nel corso della cerimonia particolare commozione ha suscitato la testimonianza, letta dal Questore Giusy Stellino, delle parole pronunciate da Washington Copernico quando all’alba del 20 giugno al momento del commiato dalla moglie che manifestava le proprie preoccupazioni disse: “ho dato la mia parola“, dando prova del senso del dovere e dell’amore patrio proprie dell’istituzione Polizia di Stato.
Altrettanto commovente è stato il momento in cui i discendenti dei poliziotti eroi, accolti e ringraziati sentitamente dalla dottoressa Stellino, venuti per l’occasione da tutta Italia hanno partecipato materialmente alla posa delle pietre dopo aver rivissuto l’accaduto attraverso gli elementi raccolti in un breve filmato proiettato per i presenti.
In tal modo la questura di Livorno ha aggiunto un ulteriore e fondamentale elemento nel percorso della Memoria. La consapevolezza del “ricordo” di chi si è speso, anche a rischio della vita, è infatti il valore più grande cui ispirarsi per tutelare la libertà e i diritti di tutti ed evitare che si ripetano gli orrori del passato. Posare le “Stolpersteine – pietre d’inciampo” sul selciato del marciapiede crea nel passante un “inciampo emotivo e mentale” per mantenere viva la memoria delle vittime di quella crudele ideologia e non dimenticare mai quello che è accaduto. Proseguendo quindi un percorso ideale che passa dall’area della memoria, inaugurata nel 2022 nel limitrofo piazzale di via Fiume, all’intitolazione della sede distaccata della Questura di Viale Boccaccio al Sottotenente di P.S. Vittorio Labate.
Tre luoghi della memoria per non dimenticare uniti dal sacrificio dei nostri otto eroi, la cui storia viene raccontata nella collana di libri “Fecero la scelta giusta”; due pubblicazioni, scritte dall’Ufficio comunicazione istituzionale della Polizia di Stato, che raccontano le storie de “I poliziotti che si opposero al nazifascismo” e de “I poliziotti che soccorsero gli ebrei”, presentata il 13 dicembre a Montecitorio alla presenza del Presidente della Repubblica
Si riportano le dichiarazioni rilasciate per l’occasione dal Prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi “Questo non è solo un gesto commemorativo, ma un impegno collettivo a non dimenticare. Un segno tangibile, incastonato nelle strade della nostra città, che ci richiama ogni giorno al dovere della memoria. I suddetti poliziotti erano Servitori dello Stato, uomini che hanno giurato fedeltà ai valori della legalità e della giustizia, e che per questo hanno pagato con la loro esistenza in un’epoca buia della nostra storia. Con questo gesto, restituiamo loro il posto che meritano nella memoria collettiva, affinché i loro nomi non siano solo incisi sulla pietra, ma rimangano scolpiti nelle nostre coscienze.”.
“Mantenendo vivo il loro ricordo facciamo in modo che il sacrificio fatto non sia invano ma costituisca un monito per tutti noi e le future generazioni affinché non si verifichino più ingiustizie simili e che, seguendo il loro modello di rettitudine, si possa vivere nel rispetto del prossimo, senza pregiudizi e soprattutto agire secondo giustizia etica e morale.” A tal riguardo, il Prefetto Dionisi ha aggiunto: “Ogni pietra d’inciampo è un monito. Un richiamo alla responsabilità di ciascuno di noi, oggi più che mai. Ricordare non significa soltanto volgere lo sguardo al passato, ma assumere un impegno per il presente e per il futuro. Il sacrificio di questi otto poliziotti ci insegna che la libertà, la democrazia e la dignità umana non sono conquiste scontate, ma valori da difendere ogni giorno, con fermezza e consapevolezza. Come istituzioni, abbiamo il dovere di custodire questa memoria affinché non sia mai sepolta sotto la polvere dell’indifferenza. Ogni volta che passeremo davanti a questi nomi, ogni volta che li leggeremo, saremo chiamati a riflettere sul valore del dovere, del coraggio e dell’onestà. Concludo con le parole di Primo Levi, che ci ammoniscono con la loro tragica attualità: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.» Che queste pietre ci aiutino a conoscere, a ricordare e ad agire sempre dalla parte della giustizia e dell’umanità.”
La posa delle pietre è avvenuta con il seguente ordine
Sig. DUCCIO Incagli, nipote del Sottotenente di P.S. Vittorio Labate accompagnato dal Sen. Manfredi Potenti
Sig. PETRUZZELLI Tommaso, nipote il Brigadiere di P.S. Nicola Bucci accompagnato dal Sig. Sindaco di Livorno Luca Salvetti
Sig.ra Giovanna GARAU, Sig.ra Isabella GARAU e Sig.ra Rita Clara GARAU, nipoti della Guardia di P.S. Orlando Tomietto
Sig.ra Francesca CITRO e la Sig.ra Alessandra CITRO nipoti della Guardia di P.S. Francesco Citro accompagnati dall’Assessore Edoardo Colombini in rappresentanza del Sindaco di Terricciola
Dott. Riccardo MARINAI, nipote della Guardia Ausilliaria di P.S. Orlando Marinai accompagnato dal Sig. Comandante Accademia Navale Amm. Div. Lorenzano Di Renzo
Sig.ra Loriana COPERNICO e la Sig.ra Mariarosa COPERNICO, figlie della Guardia Ausilliaria di P.S. Washington Copernico accompagnate dal Presidente provinciale ANPI Gino Niccolai
Sig. Prefetto Giancarlo Dionisi per la pietra d’inciampo della Guardia Ausiliaria Giovanni Cannata
Ass.T. Rossi consegna la pietra al Sig. Prefetto che la depone
Sig. Questore Giuseppina Stellino per la pietra d’inciampo della Guardia Ausiliaria Umberto Petrucchi