Cronaca 26 Marzo 2025

Rotary e ambiente: un progetto per le scuole

Rotary e ambiente: un progetto per le scuoleLivorno 26 marzo 2025 Rotary e ambiente: un progetto per le scuole

In occasione dei cento anni del Rotary club di Livorno l’associazione ha sviluppato un progetto dedicato all’educazione ambientale, coinvolgendo come partner il comune di Livorno e due aziende fondamentali per l’economia circolare del nostro territorio: Revet S.p.A. e il Gruppo Neri/Labromare.

 

Il progetto è stato presentato questa mattina a Palazzo Comunale alla presenza del sindaco Luca Salvetti, del presidente del Rotary Club Livorno Fabrizio Vitale, di Alessia Scappini amministratore delegato di Revet Spa e di alcuni mebri del Rotary Club. 

 

Nell’intenso programma per i cento anni del Rotary Club Livorno – ha affermato il Sindaco – la parte ambientale ha un notevole rilevanza. Questo progetto dedicato all’educazione ambientale si sposa perfettamente con i temi che tratteremo alla Biennale del Mare. Spero di poter trovare la formula giusta per poterlo presentare all’interno di Blu Livorno”. 

 

L’ambiente infatti è una delle sette aree di intervento del Rotary, da molti anni impegnato a sostenere le attività che rafforzano la conservazione e tutela delle risorse naturali, promuovono la sostenibilità ecologica e favoriscono l’armonia tra le comunità e l’ambiente, attraverso finanziamenti che sostengono lo sviluppo economico comunitario di progetti idrici, di igiene urbana e di strutture igienico-sanitarie.

 

Accogliendo questa direttiva, il Rotary Club Livorno sta svolgendo attività di educazione e sensibilizzazione ambientale in tutte le scuole superiori di Livorno. In questi giorni infatti i divulgatori ambientali di Revet – azienda che raccoglie, seleziona e avvia a riciclo le raccolte differenziate degli imballaggi toscani – stanno svolgendo le lezioni in aula nelle prime scuole che hanno aderito fin dal subito al progetto: Iti Galilei, Nautico Cappellini e Liceo Cecioni, con il coinvolgimento di quasi 500 studenti livornesi. 

In queste tre scuole sono già stati consegnati i mastelli per la raccolta degli imballaggi, ma successivamente saranno distribuiti a cura di Aamps anche negli altri istituti superiori. La particolarità di questi mastelli è che sono stati realizzati in plastica riciclata da Revet, proveniente dalle raccolte differenziate toscane: i mastelli riciclati saranno utilizzati dai ragazzi per la loro raccolta differenziata degli imballaggi alimentando un processo circolare che consentirà di fare altri oggetti in plastica riciclata. 

I mastelli in plastica riciclata sono stati acquistati grazie al contributo dato dal Rotary Club Livorno attraverso il progetto distrettuale End Plastic Soup – Tuscany in action ovvero End plastic soup – l’azione del Rotary in Toscana.

Lo scopo del progetto distrettuale End Plastic Soup è quello di svolgere azioni di monitoraggio, ma soprattutto mitigazione e sensibilizzazione in diverse aree marine della costa toscana, (Viareggio , Livorno e la costa della Maremma).

Partendo dal presupposto che non si può pensare di pulire il mare e liberarlo dalla plastica, anche perché quello che appare è una minima parte di quello che si trova dentro il mare – ha detto il presidente del Rotary Club Livorno Fabrizio Vitale – crediamo che quello che possiamo e dobbiamo fare noi, come rotariani, è essere di esempio e sensibilizzare l’opinione pubblica per creare una coscienza virtuosa e un modus vivendi che faccia chiedere a ognuno di noi quale sia il comportamento corretto da tenere”.

 

Il progetto End Plastic Soup – Tuscany in action non si limita a questa attività nelle scuole di Livorno, e anche negli altri territori coinvolti saranno organizzati incontri di formazione degli insegnanti per sensibilizzare i ragazzi, utilizzando il materiale messo a disposizione da MareVivo ETS, attualmente sulla Amerigo Vespucci in giro intorno al mondo. Inoltre si svolgeranno uscite con raccolte di rifiuti sulle spiagge, una delle quali è già prevista nel mese di maggio a Orbetello.

Il progetto coinvolge anche i pescatori che entrano quotidianamente in contatto con la plastica, promuovendo l’installazione di isole ecologiche controllate dove poter conferire le plastiche recuperate durante la pesca. Sempre con i pescatori è in fase di progettazione l’acquisto di cassette non di polistirolo, ma riutilizzabili e “microcippate” per la distribuzione del pescato. 

Rotary e ambiente: un progetto per le scuole

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