Porto di Livorno, “discontinuità necessaria: no a logiche di appartenenza, sì a competenza internazionale”
Livorno 27 aprile 2025 Porto di Livorno, “discontinuità necessaria: no a logiche di appartenenza, sì a competenza internazionale”
Discontinuità nella nomina del nuovo presidente Autorità di Sistema: occorre un manager internazionale
L’intervento politico del nuovo partito Partito Liberaldemocratico Livorno sul futuro del porto
Il dibattito sulla nomina del nuovo presidente dell’Autorità di Sistema è al centro del dibattito politico per la sua importanza strategica territoriale. Al fine di suggerirne il profilo, appare opportuno ripercorrere alcune vicende di rilievo che si sono succedute nell’ultimo decennio, riguardanti il porto di Livorno.
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2015: approvazione del Piano Regolatore Portuale e delibera della Regione Toscana per la copertura finanziaria per 200 milioni di euro delle previste opere pubbliche per la Darsena Europa. Parallelamente, il bando per la concessione ai privati risultò deserto per inconsistenza del business plan di riferimento.
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2017: revisione del progetto della Darsena Europa al ribasso negli investimenti e previsione di consegna dell’opera nel 2022 con due anni di anticipo rispetto al piano originale
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2018: bando di cessione delle quote di Porto 2000 (vinto da Livorno Terminals) senza certezze temporali sui previsti, in parte propedeutici, lavori pubblici sulle strutture dei moli di riferimento e senza accordi sul water front, in particolare sulla viabilità di cintura, con l’amministrazione comunale. Tali assenze hanno contribuito ad ostacolare i previsti investimenti dell’aggiudicatario per la nuova Stazione Marittima pari a 91 milioni di euro.
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2022: firmato dall’Autorità di sistema il contratto per le opere pubbliche a mare per la Darsena Europa per un costo di 370 milioni di euro, con previsione inizio lavori dopo pochi mesi e conclusione nel 2026.
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2025: tali opere non sono ancora iniziate per sopravvenuto nuovo aggiornamento progettuale e per il completamento dei conseguenti adempimenti. Nel frattempo i costi complessivi sono cresciuti, i fondamentali progetti di connessione ferroviaria sono diventati obsoleti e lontani da realizzarsi e sussiste sempre incertezza sul concretizzarsi della concessione ai privati.
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2025: nuovo accordo dell’Autorità di Sistema con Livorno Terminals con il dettaglio operativo dei propedeutici lavori pubblici pari a 70 milioni di euro da concludersi nel 2031 e l’impegno da parte di Livorno Terminals di presentazione entro 4 mesi del nuovo piano economico/finanziario e del master plan degli investimenti nelle strutture ricettive, soggetti sempre ai non ancora operativi vincoli comunali.
Da queste vicende emergono chiaramente gli errori progettuali e gestionali dell’Autorità di Sistema che hanno determinato i considerevoli ritardi nell’esecuzione delle opere, oltre al blocco dei fondi disponibili. La responsabilità non può che cadere sulla parte politica che ha sempre gestito le nomine, non solo di primo livello, dell’Autorità.
Ora la stessa parte politica, con il Sindaco in testa, nonostante tali errori, richiede per la nomina del presidente una continuità operativa. Il nostro partito ritiene, invece, che occorra rivolgersi ad un manager di provata esperienza internazionale, capace di prendere in mano la complessa situazione in breve tempo ed avulso dagli interessi di apparato e di collocamento di ex sindaci o parlamentari. Livorno se lo merita, è chiedere troppo? Il fatto poi che anche il centro destra faccia lo stesso, in alcuni suoi territori di riferimento, non può rappresentare una giustificazione.