Biennale del mare e dell’acqua “Blu Livorno”, online il sito con il programma
Livorno 28 aprile 2025 Biennale del mare e dell’acqua “Blu Livorno”, online il sito con il programma
On line il sito www.biennalelivorno.it con il programma di tutti gli incontri e delle iniziative
Blu Livorno. Biennale del mare e dell’acqua – da mercoledì 14 a sabato 17 maggio 2025 – è l’evento promosso dal Comune di Livorno, affiancato da importanti stakeholder pubblici e privati, che mette al centro la vocazione marittima della città e di chi vive il mare in tutte le sue declinazioni. Obiettivo, affrontare temi e prospettive di attualità capaci di influire sulla vita di intere comunità costiere.
Livorno punta a diventare la “capitale del mare” guardando ad ambiente e sostenibilità, ma anche all’economia e all’innovazione tecnologia, viaggiando lungo due binari paralleli: quello scientifico da una parte e quello mainstream dall’altra, aperto alla divulgazione, all’informazione e alla valorizzazione in chiave turistica della Livorno del mare, dell’acqua e dell’accoglienza.
Afferma il sindaco di Livorno, Luca Salvetti: “Al centro della Biennale del Mare e dell’Acqua – Blu Livorno c’è un obiettivo strategico che io, insieme alle responsabili ideative e scientifiche dell’evento, Barbara La Comba e Anna De Biasi, abbiamo fortemente voluto fin dall’inizio: attivare un dialogo concreto tra le amministrazioni costiere, finalizzato all’individuazione di soluzioni condivise a problemi comuni. Attraverso l’analisi di buone pratiche, l’applicazione di conoscenze scientifiche e la condivisione di esperienze, vogliamo contribuire allo sviluppo di strategie sostenibili per la gestione delle coste.
Per questo motivo, rivolgo un appello a tutti gli amministratori dei Comuni costieri – non solo della Toscana, ma dell’intera Penisola – affinché partecipino direttamente o coinvolgano i propri tecnici nei lavori della Biennale. L’obiettivo è creare uno spazio di confronto attivo sulle criticità che interessano le nostre coste, affrontandole secondo un approccio integrato che comprenda le dimensioni regolatoria, scientifica, istituzionale ed economica.
Abbiamo immaginato la Biennale come un percorso articolato: dalla raccolta di esigenze e criticità espresse dai territori, alla loro analisi da parte del mondo scientifico ed economico, fino a una restituzione finale al grande pubblico. I risultati del percorso verranno raccolti in una repository digitale sul sito ufficiale della Biennale, che ospiterà gli atti dei convegni e delle tavole rotonde.
Il sottotitolo di questa prima edizione, “La sottile linea blu”, richiama quel fragile confine – fisico e simbolico – dove la terra incontra il mare, e lungo il quale si manifestano le contraddizioni della società contemporanea. È su questo spazio che vogliamo agire, per rendere più sostenibile il rapporto tra l’uomo, il mare e l’acqua.
Grazie a questa impostazione concreta, vogliamo costruire e rafforzare canali di comunicazione istituzionali che, a partire dalla Regione Toscana e da ANCI, si estendano al confronto con le altre Regioni italiane e mediterranee, fino a coinvolgere direttamente il Governo italiano e le istituzioni europee.
La Biennale del Mare e dell’Acqua si presenta, dunque, fin da subito, come un evento di respiro nazionale e internazionale, con il coinvolgimento del Parlamento, della Commissione europea e della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime dell’Unione Europea. A livello nazionale, sono previsti il contributo e la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, nonché di numerosi enti di ricerca e istituti scientifici che hanno già aderito con entusiasmo al progetto.
Al centro di Blu Livorno ci saranno i temi dell’ambiente e della sostenibilità, ma troveranno spazio anche l’economia del mare, l’innovazione tecnologica, la formazione e la divulgazione scientifica. Il taglio degli
incontri varierà a seconda del contesto: scientifico, tecnico, formativo o informativo. L’obiettivo è analizzare prospettive di sviluppo e soluzioni già operative per contrastare fenomeni di degrado che minacciano intere comunità costiere.
La Biennale affronterà anche il tema della sostenibilità sociale, con particolare attenzione all’accessibilità delle spiagge, così come all’inclusione e all’accoglienza: elementi centrali, questi ultimi due, della storia e dell’identità di Livorno. Un’identità riassunta dal motto cittadino “Diversis Gentibus Una” e raccontata anche nel libro “Qui nessuno è straniero. Storie di migranti e accoglienza”, che ho voluto realizzare nel gennaio di quest’anno.
Infine, un tema che non può essere ignorato: quello della sicurezza. Il mare, luogo di vita e di incontro, è anche custode della memoria di chi ha perso la vita nelle sue acque. Quei sacrifici, seppur tragici, hanno permesso l’introduzione di normative e strutture oggi fondamentali per la sicurezza dei lavoratori del mare. Tra questi eventi, il disastro del Moby Prince, il più grave incidente marittimo dell’Italia repubblicana, resta una ferita aperta. Ricordarlo è doveroso, non solo per ottenere verità e giustizia, ma per evitare che tragedie simili possano ripetersi.
Il nostro obiettivo è che, grazie alla Biennale del Mare e dell’Acqua, Livorno diventi un punto di riferimento per la scienza marina, ma anche un centro culturale del Mediterraneo: un ponte tra le comunità che si affacciano sul mare, unite dall’obiettivo comune di preservare la salute del nostro ecosistema e di garantire una vita sostenibile lungo le coste”.