Vietati i palloncini in aria a Rosignano, uccidono pesci e uccelli
Rosignano Marittimo (Livorno) 15 maggio 2025 Vietati i palloncini in aria a Rosignano, uccidono pesci e uccelli
Decine e decine di palloncini lasciati volare dopo una festa di compleanno, un matrimonio, una laurea? Nastri colorati che si muovono in aria mossi dal vento? No, grazie. Da ora in poi certi gesti non si potranno più fare. Si potrà perdonare solo qualche bambino disattento che, solitario, si lascia scappare di mano il suo palloncino. Al tempo stesso bisognerà fargli capire di stare più attento, perché l’amato palloncino – se fugge via verso il cielo – può diventare, quando poi ricadrà a terra o in mare, un oggetto inquinante e anche pericoloso.
La volontà dell’attuale Amministrazione civica di Rosignano Marittimo – come hanno già fatto altri Comuni italiani (una settantina) – è quella “di voler perseguire ed incrementare ogni azione, anche preventiva – si legge nell’ordinanza, la numero 286, firmata il 15 maggio dal sindaco Claudio Marabotti – volta a tutelare e salvaguardare il patrimonio ambientale e faunistico e promuovere ogni attività di “conservazione” del territorio”. Ed ecco le ‘azioni’ che dovranno essere dimenticate: “fermo restando il divieto di accendere lanterne volanti riscaldate da fiamma viva disciplinato dal Regolamento di Polizia Urbana, nonché il divieto di abbandono di qualsiasi tipo di rifiuto” ne consegue “il divieto di rilasciare volontariamente nell’ambiente palloncini, anche se biodegradabili, nastri colorati o altri dispositivi aerostatici idonei a disperdersi in aria senza controllo, ricadendo sotto forma di rifiuto sul territorio e sul mare”.
Il sindaco Marabotti fa quindi riferimento ad alcuni studi effettuati a livello internazionale che hanno dimostrato le conseguenze dannose dei frammenti dei palloncini e dei nastri che li trattengono quando vengono abbandonati nell’ambiente. “A causa dell’inquinamento – è scritto nell’atto firmato dal primo cittadino di Rosignano – e del pericolo che i palloncini pongono alla vita marina, molti Stati ne hanno vietato i lanci massivi”. Accade anche da noi – come accennato – per festeggiare sia eventi pubblici che privati. Non facciamolo più, dice il sindaco, perché “i frammenti di palloncini abbandonati spesso finiscono per essere ingeriti dagli animali marini e da diverse specie di uccelli, causandone irrimediabilmente la morte”.
L’ordinanza fa poi riferimento a norme inserite nella nostra Costituzione (art. 117, tutela dell’ambiente e dell’ecosistema) e a decreti legislativi specifici, compreso l’art. 192 del D.lgs 152/2006 che dispone il divieto di abbandono e di deposito incontrollato di rifiuto sul suolo e sottosuolo e che, chiunque violi il divieto “è tenuto a procedere alla rimozione, all’avvio al recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido coi proprietari e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull’area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa” e che “il Sindaco dispone con ordinanza le operazioni a tal fine necessarie e il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all’esecuzione in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate”.;
Chi non osserverà quanto stabilito dall’ordinanza, potrà essere sottoposto a sanzione amministrativa pecuniaria da da 25 a 500 euro.