Cronaca 16 Maggio 2025

I mutamenti delle shipping company nel mondo che cambia, un’analisi approfondita del Propeller

I mutamenti delle shipping company nel mondo che cambia, un'analisi approfondita del PropellerLivorno, 16 maggio 2025 I mutamenti delle shipping company nel mondo che cambia, un’analisi approfondita del Propeller

Un’analisi approfondita e completa, senza scivolare nelle banalità e senza riproporre lo schema di una “semplice” lezione accademica. Il convegno del Propeller Club di Livorno dal titolo “L’evoluzione delle shipping company negli ultimi vent’anni: tra fenomeni di mercato e profili di sostenibilità ambientale” ha colto nel segno, con un’ampia partecipazione di pubblico non solo in senso numerico, ma anche di interesse dimostrato verso un tema di grande attualità.

Presso la Sala Stucchi dell’Hotel Palazzo, nell’ambito della prima edizione della Biennale del Mare e dell’Acqua, si sono confrontati Fabrizio Vettosi, Managing Director di SVL Club, Francesco Galietti, Direttore per l’Italia di CLIA, Cruise Line International Association e Francesco Beltrano, Segretario Generale di Uniport. Si sono ripercorsi i tanti fattori che hanno determinato la storia recente del trasporto marittimo: i condizionamenti del mercato, i mutamenti dettati da fattori geopolitici, cresciuti in modo esponenziale negli ultimi anni, la competizione a livello internazionale, l’ampia regolazione ambientale e il processo di decarbonizzazione.

Proprioconriferimento aquestiultimitemi,Vettosi haportatodatiinteressanti,che mostranocome iltrasportomarittimoabbiagiàfattoi‘compitiacasa’:

“Prendendo in esame il periodo fra il2008 e il 2024, il tonnellaggio della flotta globale è cresciuto del 106% e nello stesso periodo le emissionidi anidride carbonica sono scese del 20%.

Ancora, ad oggi il 7,1% della flotta esistente può essere alimentato con fuel alternativi, dato che sale addirittura al 51,3% se guardiamo il portafoglio ordini. L’evoluzione quindi c’è stata, ed è tangibile, mentre non sempre si trova corrispondenza negli scali, sia italiani sia europei”.

Sul punto è intervenuto Francesco Beltrano, il quale ha evidenziato gli sforzi lato terra per adeguare le infrastrutture portuali ai cambiamenti maturati nello shipping: “In Italia non sempre è facile: abbiamo porti incastonati all’interno delle città, dove non si può immaginare un’espansione senza limiti come può accadere altrove. Tuttavia sono in corso tante opere di ammodernamento e adeguamenti, i due cantieri principali sono senz’altro quello della Diga di Genova e della Darsena Europa di Livorno, ma anche negli altri scali sono in corso interventi fondamentali”.

Focus sul comparto crocieristico per Francesco Galietti: “In questo settore l’evoluzione degli ultimi vent’anni è stata evidente. Chi aveva l’idea della crociera come una vacanza tipicamente anziana si è dovuto ricredere. Oggi il comparto offre soluzioni per qualsiasi necessità: per i giovani, le famiglie, le coppie, i viaggiatori singoli, i gruppi di amici. Lo fa grazie a diverse tipologie di navi e di offerte a livello di destinazioni.

E c’è un altro luogo comune da sfatare, ovvero quello del gigantismo navale: i numeri ci dicono che oggi buona parte delle unità in portafoglio ordini sono al di sotto della capacità di tremila passeggeri”.

“Ci eravamo posti l’obiettivo di fare una radiografia di quello che è successo nelle ultime due decadi, anche per cercare di capire verso quale direzione ci stiamo muovendo – commenta la Presidente del Propeller Club della città labronica, Maria Gloria Giani Pollastrini – Direi che lo abbiamo centrato, grazie al qualificato contributo dei due relatori e del dibattito che è scaturito con un forte coinvolgimento del pubblico. Sono molto soddisfatta anche perché in questo modo il Propeller Club ha contribuito, per la sua parte, alla buona riuscita della Biennale del Mare e dell’Acqua: un evento che ha abbracciato il nostro segmento industriale nella sua interezza e che sta facendo in questi giorni della nostra città la capitale italiana dello shipping”.

“Di fatto, ripercorrere quello che è successo negli ultimi vent’anni nel mondo dello shipping significa analizzare la storia generale del nostro pianeta: il trasporto marittimo è elemento internazionale per definizione, approfondirne le dinamiche significa studiare quello che succede alle varie comunità, ad ogni mercato. Credo sia stato questo uno degli elementi più interessanti del nostro dibattito”, conclude il Consigliere Brandimarte, moderatore dell’evento assieme al giornalista Pietro Roth.

I mutamenti delle shipping company nel mondo che cambia, un’analisi approfondita del Propeller

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