Politica 21 Maggio 2025

PCI: “Il SSN sta crollando sotto il peso di una politica che taglia risorse e allarga ai privati”

PCI: "Il SSN sta crollando sotto il peso di una politica che taglia risorse e allarga ai privati"Livorno 21 maggio 2025 PCI: “Il SSN sta crollando sotto il peso di una politica che taglia risorse e allarga ai privati”

L’analisi del PCI Livorno sul Servizio Sanitario Nazionale e le sue ricadute sui cittani.

“Il SSN sta crollando sotto il peso di una politica neoliberista che da oltre un decennio mostra inefficienza e inadeguatezza, che taglia risorse e che mira scientemente ad aprire e allargare i servizi sanitari ai privati determinando la conseguente rinuncia alle cure per coloro che non possono permettersele.

La progressiva perdita della prossimità e delle cure intermedie, liste di attesa infinite, servizi di prevenzione carenti, tagli ai posti letto, difficoltà a garantire un livello assistenziale di qualità elevata, disparità tra regioni per quanto riguarda l’accesso ai servizi sanitari, carenza di personale, sono lì a dimostrarlo.

Un discorso a parte meritano i lavoratori della sanità pubblica. Il tempo in cui venivano chiamati “eroi” è solo un lontano ricordo; i loro stipendi sono ben al di sotto della media europea, devono sopportare carichi di lavoro e livelli di stress inaccettabili e spesso fronteggiare la rabbia e il malcontento degli utenti che non di rado si tramuta in aggressioni verbali e fisiche, non capendo purtroppo che le cause sono originate da politiche inique, che spesso hanno come diretto risultato la guerra tra poveri.

Per quanto concerne la nostra città e le problematiche inerenti alla costruzione del nuovo ospedale, ribadiamo la nostra preoccupazione per la mancanza di una chiara tempistica e per il rischio di ulteriori ritardi, l’importanza di una maggiore partecipazione dei cittadini nei processi decisionali e di una verificabile trasparenza nell’utilizzo dei fondi, la necessità di porre attenzione ai flussi del traffico e al rispetto delle aree verdi.

 

Inoltre crediamo sia fondamentale deviare la discussione dai problemi immobiliari e concentrarsi su che livelli di sanità, quanti posti letto per abitante si prevedono nella nuova struttura, tutto questo per la tutela e la salvaguardia dei diritti sia per gli utenti finali che per i lavoratori.

Esprimiamo altresi un giudizio profondamente negativo per i ritardi della sanità di prossimità.  I problemi legati alle case di comunità, i ritardi per la loro attuazione, come per esempio i lavori di demolizione in Via Ernesto Rossi, senza omettere l’assoluta necessità e urgenza della costruzione della casa di comunità per i quartieri nord, visto che la struttura di fiorentina non risponde più a molti requisiti .

Per invertire la rotta e le dinamiche sopra descritte, sosteniamo che sia innanzitutto indispensabile diminuire le spese militari e deviare tali risorse verso il SSN, mettere al centro le persone e il loro benessere, assicurare il diritto ad una salute di qualità e alla continuità assistenziale, garantire stipendi adeguati e dignitosi al personale sanitario, investire nella prevenzione e nella modernizzazione delle strutture.

La tutela del SSN è un dovere fondamentale delle istituzioni e la salute è un diritto da garantire e non da monetizzare. L’Italia nel 2025 aumenterà a 32 miliardi le spese militari di cui 13 per le armi, lì dove sarebbero bastati un finanziamento di 5 miliardi l’anno per 5 anni per riportare il nostro servizio sanitario a livelli ottimi, secondo il governo e non solo conviene più investire sulla morte che sulla vita, in un paese come il nostro dove il 25% della popolazione è a rischio povertà assoluta e oltre 4,5 milioni di persone non si curano perché non possono più permetterselo. Il diritto alla salute non è una opportunità per pochi, garantirla è un dovere dello Stato e delle istituzioni”.

PCI: “Il SSN sta crollando sotto il peso di una politica che taglia risorse e allarga ai privati” 

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