L’A1 scivola tra le mani del Livorno Rugby
Livorno 26 maggio 2025 L’A1 scivola tra le mani del Livorno Rugby
Una beffa: l’Unicusano Livorno Rugby, capace di dominare il suo girone (il 4 di A, di fatto il raggruppamento di A2 del centro-sud), con un fantastico bottino di 82 punti sui 90 potenzialmente a disposizione e con una striscia di 17 vittorie consecutive, resta in A2. A salire dai gironi territoriali al torneo nazionale di A (in altre parole l’A1) sono il Calvisano e il Valsugana/Padova. Proprio sul terreno dei veneti, l’impianto Altichiero di via Querini, a Padova, in questa ultima domenica del mese di maggio, i biancoverdi labronici hanno perso 32-17 (4 mete a 3). Questa la classifica finale del triangolare di spareggio, che ha visto coinvolte le tre formazioni vincitrici dei rispettivi gironi territoriali di A2 e che ha messo in palio due posti per il passaggio in A1: Calvisano 8 p.; Valsugana/Padova 6; Unicusano Livorno 3. Le tre compagini in questione hanno perso, lo scorso 4 maggio, contro le squadre piazzate in A1 tra il secondo e il quarto posto, i barrage validi per i quarti di finale dei playoff per la promozione in A Elite e poi hanno disputato questo mini torneo, che ha previsto, per ciascuna, una partita da giocare in casa ed una in trasferta. “Dispiace – è il commento a caldo di Gianluca Guidi, il director of rugby dell’Unicusano, subito dopo la partita persa a Padova -, ma in primis questa squadra biancoverde va ringraziata, tutta quanta, in blocco. È stata una grande stagione, ricca di successi, di mete e di bel gioco. La nostra è una formazione con giovani sugli scudi: ragazzi capaci di dimostrare di meritare importanti traguardi. Un plauso a tutti quanti, anche agli atleti della vecchia guardia. Tutti quanti hanno onorato per l’intera annata questa gloriosa maglia. È ovvio, resta il rammarico di aver solo sfiorato l’impresa. Qui a Padova, così come accaduto nelle due precedenti gare, con Verona e Calvisano, siamo calati nel finale. Contro il Valsugana eravamo in vantaggio 6-17 fino a metà ripresa. Poi un paio di situazioni non gestite nel modo migliore ci hanno impedito di amministrare il margine. Analizzeremo con serenità gli errori commessi, per crescere e andare a caccia del salto in A1 nella prossima stagione”. Un’annata, quella appena conclusa, in ogni caso positiva, visto anche il grande entusiasmo che si è manifestato nei confronti della squadra e visto il calore di un pubblico caldo e partecipe, in casa e fuori. “Quello del pubblico – annuisce Guidi – è un dato significativo. Anche in questa occasione, contro il Valsugana/Padova, centinaia sono stati i nostri supporters, molti dei quali giovanissimi, al seguito. Il tutto a dimostrazione della bontà del lavoro da noi svolto e dello slancio che contraddistingue la nostra storica società”.
Nell’incontro di ‘spareggio’ giocato contro il Valsugana/Padova, il coach dei biancoverdi Riccardo Squarcini conferma per quattordici quindicesimi lo schieramento proposto contro il Verona e contro il Calvisano. L’unica novità è relativa all’innesto in terza linea linea di Emanuele Piras in luogo dell’infortunato Luigi Freschi. È bene ridadire: tra i titolari spazio ad un pilone del 2006, l’azzurrino Christian Brasini, a tre elementi del 2005, i centri Giorgio Lenzi e Leonardo Giunta e il seconda linea Tommaso Gambini. In campo, all’ala, anche un ragazzo del 2004, Tommaso Casini. Utilizzati nella ripresa gli avanti classe 2005 Edoardo Giammattei e Alessandro Carbonella e i trequarti Andrea Rossi, del 2004 e Saverio Bianchi, del 2006. In pillole la cronaca dell’ultima partita stagionale. Al 5’ l’apertura ospite Rocco Del Bono (nella circostanza poco ispirato nei tiri da fermo: in tutto per lui 1/5 dalla piazzola) fallisce un non facile piazzato. Più preciso è il suo diretto avversario, il numero dieci dei biancoazzurri Frutos Macchi, che indirizza tra i pali due calci da fermo (15’ e 18’): 6-0 al giro di boa della prima frazione. Poi l’Unicusano cresce. I livornesi giocano su buoni livelli, possono contare su un buon numero di palloni e, in situazione di momentanea superiorità numerica (cartellino giallo, al 26’, per Girardi), con il talentuoso terza linea Edoardo Mannelli trovano, su azione di touche, la prima meta dell’incontro: 6-5 al 26’. I labronici insistono e, con pieno merito, operano il sorpasso. Ancora meta di Mannelli, ancora sugli sviluppi di una touche battuta in zona d’attacco. Stavolta Del Bono trasforma e i biancoverdi, al breve intervallo, sono in vantaggio 6-12. Sono alti i ritmi anche nella ripresa. Si lotta accanitamente in ogni fazzoletto del campo. Al 54’ è splendida l’azione in velocità di Del Bono, che buca la linea arretrata ‘nemica’ e schiaccia in meta, per un’invidiabile situazione di più 11 (6-17). Il Valsugana/Padova fa ricorso alla sua panchina lunga e al 60’ realizza la meta della svolta. A bersaglio, dopo un attacco insistito, il trequarti ala Citton. Frutos Macchi arrotonda con la trasformazione e i veneti si riportano sotto la soglia del break: 13-17. L’Unicusano accusa il colpo e al 63’ non copre su una profonda azione in velocità di Elardo (il trequarti che, entrato nel secondo tempo, è stato poi eletto ‘man of the match’): la sua meta permette ai biancoazzurri di operare il definitivo sorpasso. Frutos Macchi trasforma: 20-17. L’Unicusano Livorno prova a raschiare dal fondo del barile le ultime energie dell’annata, ma il ‘Valsu’ (ottima formazione) appare, nel finale, rispetto agli antagonisti, più lucido e concreto nelle scelte. Al 70’ e al 77’ i biancoazzurri siglano altre due mete (autori il pilone Granzotto e l’ala Pintonello), trasformate dal ‘cecchino’ Frutos Macchi. Due marcature che consegnano il bonus-attacco, ma che soprattutto permettono ai locali di scavare il definitivo solco. Finisce 32-17, un risultato che, nelle dimensioni, punisce oltremisura la generosa prova degli ospiti. Onore e merito allo stesso Valsugana/Padova e onore e merito al Calvisano, che, senza rubare nulla, festeggiano il passaggio in A1. Ma onore e merito anche all’Unicusano Livorno, che resta in A2, ma che è consapevole di avere aperto un ciclo importante. Con i tanti giovani e giovanissimi, è lecito guardare al futuro – indipendentemente dalla categoria – con fiducia ed ottimismo.
VALSUGANA RUGBY PADOVA – UNICUSANO LIVORNO RUGBY 32-17
VALSUGANA RUGBY PADOVA: Selmi; Pintonello, Bizzotto (16’ st Elardo), Gritti, Tognon; Frutos Macchi, Citton (21’ st Sorgato); Girardi (21’ st Grigolon), Minazzato, Zulian (18’ st Pavarin); Albertarrio (18’ st Bettin), Ferraresi (cap.); Paparone (13’ st Granzotto), Cesaro (5’ st Destro), Dolcetto (1’ st Michielotto). All.: Giovanni Boccalon.
UNICUSANO LIVORNO RUGBY: Saleme; Meini T. (21’ st Rossi), Giunta, Lenzi Gio. (33’ st Bianchi S.), Casini T.; Del Bono, Tomaselli J.; Mannelli E. (38’ st Carbonella), Ianda D. (38’ st Bitossi), Piras (21’ st Freschi E.); Gragnani Giac. (cap.), Gambini; Tangredi (39’ st Ficarra), Echazu Molina (29’ st Giammattei), Brasini (37’ st Andreotti M.). All.: Riccardo Squarcini.
ARBITRO: Lorenzo Pedezzi di Brescia (assist.: Lorenzo Bruno di Udine e Alessandro Ballerini di Verona).
MARCATORI: nel pt (6-12) 15’ e 18’ cp Frutos Macchi, 29’ m. Mannelli E., 36’ m. Mannelli E. tr. Del Bono; nel st 14’ m. Del Bono, 20’ m. Citton tr. Frutos Macchi, 23’ m. Elardo tr. Frutos Macchi, 30’ m. Granzotto tr. Frutos Macchi, 37’ m. Pintonello tr. Frutos Macchi.
NOTE: giornata calda, campo in buone condizioni, spettatori 500 circa. Espulsione temporanea (26’ pt) per Girardi. Calci: Frutos Macchi 6/7 (4/4 tr., 2/3 cp), Del Bono 1/5 (1/3 tr., 0/2 cp). In classifica 5 punti per il Valsugana/Padova, che ha vinto e si è assicurato il bonus-attacco (quattro mete realizzate) e 0 per l’Unicusano Livorno, che ha perso con un margine superiore alle sette lunghezze e non ha colto il bonus-attacco (tre mete realizzate). Man of the match: Elardo.