Cestini stradali come discariche: l’umido puzza e i cittadini di domenica lo scaricano in strada
Tra caldo, odori e pochi ritiri, i cestini pubblici diventano cassonetti atradali Aamps. Rabbia e inciviltà a Livorn
Livorno 9 giugno 2025 Cestini stradali come discariche: l’umido puzza e i cittadini di domenica lo scaricano in strada
“L’umido puzzolente non lo tengo in casa la domenica.” È una frase che molti a Livorno potrebbero pronunciare con frustrazione, specie in queste prime calde giornate di giugno. E in effetti, guardando certe scene tra via Cesare Bartolena e via Accademia Labronica, il messaggio è già stato recapitato in modo inequivocabile: i cestini stradali, pensati per piccoli rifiuti, traboccano di sacchi dell’umido domestico.
Il problema? I ritiri previsti per la raccolta dell’organicoi n zona Fabbricotti sono il lunedì e il giovedì con esposizione dei mestelli alla sera precedente. Questo significa che, chi produce l’umido lo tiene tutto il giovedì, venerdi, sabato e domenica fino alle 21. Gli scarti maleodoranti in casa effettivamente danno noia e per qualcuno, l’alternativa a tenerli in casa a fermentare è scaricarli nei cestini pubblici.
A farne le spese sono gli stessi arredi urbani, trasformati in discariche a cielo aperto: a via Accademia Labronica, ai piedi di un cestino colmo, sono comparsi sacchetti contenenti feci canine e altri scarti organici abbandonati per mancanza di spazio. L’odore, già pungente per via del caldo, diventa insopportabile. La scena, purtroppo, si ripete: lo stesso scenario si è registrato anche in via Bartolena.
Maleducazione? Senza dubbio. Ma forse è anche sintomo di una protesta silenziosa – e forse neanche troppo – da parte dei cittadini. Perché quest’anno, diversamente dagli scorsi, il potenziamento estivo della raccolta dell’umido con tre passaggi settimanali non è ancora stato attivato. E molto probabilmente il disagio cresce.
Il caldo accelera la decomposizione dei rifiuti organici, rendendo impossibile tenerli in casa più di 48 ore. E quando l’unico sfogo sono cestini pensati per cartacce e bottigliette, è inevitabile che la situazione degeneri.
Le domande, a questo punto, sono due: quanto tempo ancora si dovrà aspettare prima che venga ripristinato il terzo giro settimanale di raccolta dell’umido? E quanto si senso civico si può pretendere da una cittadinanza che si sente lasciata sola a gestire i propri rifiuti nel fine settimana?
In tutto questo, a perdere è l’immagine della città e quei cittadini che nonostante i disagi si comportano correttamente e poi assistono a scene indecorose. Molto probabilmente per alcuni non c’è raccolta differenziata che tenga, quando l’odore ti costringe a fare scelte sbagliate. E anche se l’inciviltà resta da condannare, non si può ignorare il contesto che la genera.