Politica 9 Giugno 2025

Referendum, “Il popolo sovrano ha deciso”: batosta politica per sinistra e sindacati. Un regalo al Govervo che ne esce più forte

Livorno 9 giugno 2025 Referendum, “Il popolo sovrano ha deciso”: batosta politica per sinistra e sindacati

Con un’affluenza attestatasi dal 30,58 al 30,60 per i vari quesiti – ben al di sotto del quorum necessario del 50%+1 –, i referendum dell’8 e 9 giugno non hanno raggiunto la soglia di validità. In questo modo, le cinque consultazioni abrogative – una sul tema della cittadinanza e quattro relative al mondo del lavoro – vengono annullate per scarsa partecipazione, certificando il fallimento della linea politica della sinistra e dei sindacati.

Le proposte referendarie – promosse da Cgil (+ Europa, Radicali e altre forze civiche) – riguardavano:

  1. Reintegro obbligatorio dopo licenziamenti ritenuti illegittimi, anche per contratti post‑Jobs Act. 

  2. Eliminazione del tetto alle indennità per licenziamenti nelle piccole imprese. 

  3. Limitazione dell’uso dei contratti a termine. 

  4. Abrogazione della responsabilità solidale per infortuni nei subappalti. 

  5. Riduzione da 10 a 5 anni del tempo di residenza per ottenere la cittadinanza italiana. 

Il flop referendario rappresenta una sconfitta netta per chi ha promosso i quesiti. La realtà dei fatti mostra che le proposte non sono riuscite a coinvolgere né a convincere gli elettori: segno che, oltre alla forma dello strumento referendario, è il contenuto stesso delle battaglie della sinistra ad apparire sempre più distante dai problemi concreti dei cittadini.

Per la sinistra e i sindacati, costretti ora ad ammettere l’insuccesso, si tratta di una sconfitta politica e culturale. Nonostante abbiano mobilitato risorse, comitati e testimonial – da Landini alla segretaria del PD Elly Schlein –, non è bastato: il quorum resta irraggiungibile, con i dati finali che attestano un sonoro x%.

Il popolo ha “deciso” – astenendosi – e l’esito del referendum, pur non essendo vincolante, ha un valore politico inequivocabile: rafforza le forze di governo, che appaiono in sintonia con un elettorato sempre più scettico verso il riformismo ideologico della sinistra. I quesiti restano, dunque, sepolti insieme a una strategia che non ha saputo parlare al Paese reale.

I DATI NAZIONAI

1. Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione
2. Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale
3. Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi
4. Esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltatore e subappaltatore per infortuni del dipendente d’impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese predette: Abrogazione
5. Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana

 

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