Attualità 14 Giugno 2025

Attacco all’Iran: “Fermare la spirale di guerra, Pace e politica, non armi”: l’appello di Italia Viva dopo i bombardamenti israeliani

Attacco all'Iran: “Fermare la spirale di guerra, Pace e politica, non armi”: l’appello di Italia Viva dopo i bombardamenti israelianiLivorno, 14 giugno 2025 Attacco all’Iran: “Fermare la spirale di guerra, Pace e politica, non armi”: l’appello di Italia Viva dopo i bombardamenti israeliani

Il Coordinamento Livornese di Italia Viva: “Chi lavora davvero per la pace?”

«Chi deve lavorare per la speranza nella pace?» È la domanda che si pone il Coordinamento Livornese di Italia Viva, commentando con preoccupazione la notizia dell’azione militare condotta da Israele nei confronti dell’Iran, che ha scosso l’opinione pubblica venerdì mattina.

Nel comunicato firmato da Alfio Baldi, il coordinamento condanna con fermezza l’attacco, definendolo «un atto al di fuori di ogni diritto internazionale». Pur ribadendo l’assenza di qualsiasi simpatia nei confronti della teocrazia iraniana, si evidenzia come la «chirurgicità» dell’operazione lasci pensare a una preparazione lunga e accurata, che sembra confermare la perdita di ogni orientamento verso una gestione diplomatica delle crisi.

«Si ha l’impressione – scrive Baldi – che molti stiano solo aspettando l’occasione per mostrare i muscoli». Una dinamica che, secondo Italia Viva, finirebbe per rafforzare le alleanze tra le parti più retrive del mondo, alimentando conflitti in nome di interessi geopolitici divergenti, mentre cresce il rischio che a pagare siano i popoli, non i governi.

La riflessione si allarga poi alle responsabilità globali.

Il testo si chiede perché nessuna voce autorevole si stia imponendo con decisione per avviare un processo reale di costruzione della pace, attraverso il confronto politico e non tramite le armi.

Un passaggio è dedicato anche alla chiusura di tutte le ambasciate israeliane nel mondo, segnale che, secondo il Coordinamento, testimonia un crescente isolamento diplomatico e il rischio di una rottura totale con il contesto internazionale.

Infine, l’elogio a Papa Leone XIV, che – si sottolinea – appare al momento come l’unico leader globale a tentare un’iniziativa di pace senza pregiudiziali, in un panorama internazionale che sembra sempre più sordo alla parola “dialogo”.

«Occorrono tavoli di confronto tra Stati che vogliono davvero costruire un futuro fondato su libertà e democrazia», conclude Baldi, ribadendo l’urgenza di una presa di coscienza collettiva prima che sia troppo tardi.

Attacco all’Iran: “Fermare la spirale di guerra, Pace e politica, non armi”: l’appello di Italia Viva dopo i bombardamenti israeliani

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