Ancora aggressioni a guardie carcerarie a Le Sughere
Livorno 2 luglio 2025 Ancora aggressioni a guardie carcerarie a Le Sughere
Ormai è un ripetersi di violenze messe in atto nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, ieri un altro Agente è stato aggredito da una persona detenuta, fortunatamente pochi sono i giorni di prognosi. – questo è quanto fa sapere la Segreteria Provinciale della UIL PA-Polizia Penitenziaria.
“Come già abbiamo segnalato con una nota all’Amministrazione locale e regionale, il personale è ben consapevole che tra i rischi professionali rientrano anche le aggressioni, si sa che quando stai svolgendo il tuo compito il turno di servizio tanto può volgere al termine in un clima di serenità, tanto può deviare improvvisamente verso circostanze ostili.
Ma, – aggiunge la UIL – quando un appartenente al Corpo rimane vittima della ferocia di una persona privata della libertà non a causa della gestione dal punto di vista custodiale, ma per opera di un inceppamento o rallentamento inspiegabile di pratiche di natura contabile, allora non siamo più di fronte a rischi legati alla professione del Poliziotto.
Sono innumerevoli le difficoltà lavorative che il reparto di Polizia Penitenziaria deve fronteggiare quotidianamente per una serie di ragioni che possono riguardare la salute mentale, la cultura, la nazionalità, il disagio sociale delle persone detenute e i problemi strutturali della Casa Circondariale che aumentano di giorno in giorno, svilendo gli ambienti di lavoro, ma – sottolineano dal Sindacato – non si può accettare che le disfunzioni di uffici vitali per la popolazione detenuta possano ripercuotersi negativamente sulle donne e gli uomini che sono al servizio dello Stato.
Noi – conclude la UIL – un appello, l’ennesimo, l’abbiamo fatto all’Amministrazione Penitenziaria, ricordandole anche tutte le segnalazioni inviate in questo semestre, ora ci aspettiamo che le coscienze si sveglino, che i Poliziotti Penitenziari ricevano il dovuto rispetto per il lavoro che prestano e la necessaria tutela della salute, altrimenti è inutile che vengano loro richiesti sacrifici per fare prevenzione, perché la prevenzione va fatta anche garantendo il buon andamento degli uffici e questo l’Amministrazione lo sa, ma non basta, lo deve anche mettere in pratica”.