Disabile e caregiver, da tre anni aspetta un trasferimento: la Legge 104 tradita. La denuncia di Usb
Livorno 3 luglio 2025 Disabile e caregiver, ma da tre anni aspetta un trasferimento: la Legge 104 tradita
La Legge 104, ufficialmente denominata “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, è una normativa che tutela i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. Essa garantisce assistenza, integrazione sociale, agevolazioni fiscali e permessi lavorativi per chi necessita di supporto.
La legge promuove l’assistenza e l’integrazione sociale delle persone con disabilità, mirando a garantire loro pieno rispetto della dignità umana, dei diritti di libertà e di autonomia, nonché la loro piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società.
I lavoratori dipendenti, siano essi stessi portatori di disabilità o che assistono familiari con disabilità grave hanno diritto ad una serie di agevolazioni e diritti, tra questi fra i più essenziali è quello della scelta prioritaria della sede di lavoro e rifiuto al trasferimento.
Per ovvi motivi pratici infatti non sarebbe possibile rispettare nessun diritto alla assistenza nel caso in cui un caregiver dovesse lavorare troppo distante dalla persona assistita.
La legge 104 stabilisce infatti che il lavoratore dovrebbe lavorare a non più di 50 km e il diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio.
Nel caso dei lavoratori della sanità pubblica questi diritti vengono regolamentati attraverso normali graduatorie di mobilità, nella pratica purtroppo non è un diritto acquisito come stabilisce la legge.
il dipendente deve fare una comunissima domanda di mobilità e mettersi in fila, l’unica differenza è che nelle domande di mobilità la legge 104 da un punteggio aggiuntivo e nulla più, non c’è niente di diritto come la legge prevede.
Fino a 10/15 anni fa questi avvicinamenti verso la persona da assistere o per il dipendente stesso con invalidità grave erano più o meno possibili visto che ogni tanto veniva assunto qualcuno e le graduatorie sia pur lentamente scorrevano.
Negli ultimi anni con il blocco delle assunzioni, con il taglio progressivo dei fondi per la sanità le graduatorie rimangono bloccate per anni, nella maggior parte dei casi scadono senza che nemmeno si sia attinto da queste.
Di fatto con la crisi del sistema sanitario nazionale e i tagli gravosi che questo subisce continuamente, i diritti garantiti dalla legge 104 rimangono buoni propositi sulla carta ma niente di concreto.
I casi in Toscana sono moltissimi, in Italia a migliaia, non solo vengono violati i diritti dei lavoratori, principalmente vengono negati i diritti dei disabili e dei malati, alla faccia di tutti gli spot di belle parole che istituzioni e governi sono soliti fare quando si parla di disabilità.
Tra tutti i casi seguiti e trattati USB vuole denunciare un caso inaccettabile che ben rappresenta la criticità della questione; è il caso di Serena una operatrice sanitaria di Livorno invalida al 100% e con una famigliare gravemente invalido che deve a sua volta assistere.
La dipendente lavora a Genova e nonostante la legge 104 da 3 anni aspetta di essere avvicinata a Livorno, ne avrebbe doppiamente diritto visto che gode non di una ma di due 104; una per la sua grave patologia e una per la grave patologia della madre. Ma di fatto la tutela dei disabili non viene attuata.
Tre anni di inutile attesa, di domande di mobilità fatte, inserimenti in graduatorie bloccate che non scorrono mai, tre anni di spese aggiuntive pesanti, alla faccia delle agevolazioni fiscali che la legge 104 prevede per dare un aiuto finanziario al dipendente alla OSS in questione viene imposta una spesa esorbitante aggiuntiva per continui spostamenti da Genova a Livorno per assistere la madre.
Non solo, per Serena e i lavoratori della sanità livornesi che come lei si trovano in questa situazione dopo il danno arriverà pure la beffa. Proprio in questi giorni infatti sono aperte le iscrizioni per una nuova graduatoria di assunzioni per OSS a Livorno; magari verrà assunto un operatore molto probabilmente da un’altra regione, magari dalla Puglia, dalla Calabria o dalla Sicilia mentre invece Serena livornese che aspetta con diritto di legge di lavorare a Livorno rimarrà a Genova o come una sua collega nelle sue stesse condizioni a Udine. Paradossalmente verrà data priorità a questa nuova graduatoria e Serena e le altre rimarranno dopo tre anni con niente in mano.
Perché la Asl non attinge dalle graduatorie esistenti? Per questo motivo come sindacato chiederemo un incontro ufficiale a nome della collega in questione con il sindaco di Livorno e il suo assessore alla sanità per chiedere loro un interessamento urgente, l’operatrice sanitaria in questione è una lavoratrice disabile livornese, la madre è una persona disabile gravemente malata livornese, come sono livornesi tutti i disabili famigliari di lavoratori che lavorano a centinaia di km di distanza nonostante le leggi a tutela dei disabili prevederebbe un avvicinamento della sede lavorativa, a loro vengono negati in modo palese e plateale diritti fondamentali, è compito del primo responsabile della salute pubblica della città intervenire affinché venga rispettato il diritto alla salute dei cittadini soprattutto quando questi sono gravemente invalidi.
Ovviamente una azienda come quella sanitaria deve avere un suo percorso di regolamentazione per espletare i diritti garantiti dalla legge 104, ben vengano graduatorie di mobilità per scorrere queste richieste ma queste devono essere uno strumento di regolamentazione e non un collo di bottiglia dove i diritti si fermano all’infinito.
Un disabile grave non può aspettare anni e anni, il dipendente non deve essere costretto a prendere congedi retribuiti o non retribuiti, il diritto al lavoro deve essere garantito e specialmente ai lavoratori disabili. USB è al fianco di questi lavoratori e lavoratrici, USB è al fianco di tutti i disabili nella lotta per il rispetto dei loro diritti, USB è al fianco di tutti
I caregiver che sono la colonna portante dell’assistenza ai disabili, è ora di dire basta, i tagli alla sanità, il blocco delle assunzioni e di conseguenza delle graduatorie di mobilità non possono colpire le persone disabili.
FERMIAMO LA DISUMANITÀ!! Questa mattina dalle 09.00 alle ore 11.00 accompagneremo Serena dal sindaco di Livorno, si terrà anche una breve conferenza stampa con la stampa locale. Unisciti a noi al fianco di Serena, difendiamo i diritti sanciti dalla legge 104, lottiamo per la loro applicazione
Usb Livorno