Porto, il PD: “preoccupazione per lo stallo a cui il Governo Meloni sta condannando la portualità”
Livorno 13 luglio 2025 Porto, il PD: “preoccupazione per lo stallo a cui il Governo Meloni sta condannando la portualità”
“Il Partito Democratico di Livorno esprime forte preoccupazione per lo stallo a cui il Governo Meloni sta condannando la portualità italiana.
È incredibile e inaccettabile che, in una fase così cruciale per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, i porti e con loro chi ci lavora e ci opera debbano vivere questa situazione che è frutto delle tensioni interne alla maggioranza di governo.
Ecco perchè chiediamo con fermezza al Ministro delle Infrastrutture di procedere con urgenza alla nomina del nuovo Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, e di affrontare il nodo del commissario per la realizzazione della Darsena Europa nel rispetto del territorio, e in concerto con la Regione Toscana, principale finanziatrice dell’opera. Sono scelte fondamentali e improcrastinabili per garantire piena operatività e continuità nell’attuazione dei progetti strategici in corso.
La Darsena Europa, opera prioritaria del nuovo Piano Regolatore Portuale rappresenta, infatti, il cuore dello sviluppo del porto di Livorno e dell’intero sistema logistico toscano, nonché una irrinunciabile opportunità di rilancio economico e occupazionale del territorio, nell’interesse pubblico e a beneficio della collettività.
È una progettualità che il Partito Democratico, nel corso degli anni, ha difeso con le unghie e con i denti, portando in approvazione in tutti i livelli amministrativi atti fondamentali per la nascita e l’evoluzione di questa opportunità. Un lavoro che a livello regionale, grazie alle scelte del Presidente Giani e della maggioranza in Consiglio, ha visto l’assunzione di impegni di bilancio fondamentali e rilevantissimi: provvedimenti che hanno invece sempre ricevuto il voto contrario del centrodestra.
L’opera, nel rispetto degli orientamenti espressi dal PRP, nelle sue fasi di redazione sulle sue finalità e utilizzo, prevede una FASE 1, per la realizzazione di una parte destinata al traffico contenitori, che potrà accogliere due navi contemporaneamente, e una FASE 2 per le autostrade del mare.
La sua realizzazione garantirà spazi sufficienti per lo sviluppo coerente di tutte le tipologie di attività presenti nel nostro scalo, ottimizzando l’utilizzo delle aree in essere, valorizzando la dimensione multipurpose del nostro Porto.
L’interesse di importanti operatori internazionali e locali è la dimostrazione dell’importanza strategica dell’opera, la cui realizzazione impone tempi certi e un iter che non può permettersi rallentamenti.
La procedura ad evidenza pubblica per la concessione del terminal permetterà di avviare la Fase 1 della Piattaforma: imboccatura e opere di difesa, dragaggi, infrastruttura per il traffico contenitori unitaria, e i collegamenti viari e ferroviari.
Ecco perché serve arrivare, il prima possibile, alla nomina del nuovo Presidente.
In questo contesto ci conforta l’arrivo di Davide Gariglio che, attualmente, sta svolgendo la funzione di Commissario e che potrà contare, oggi come in futuro sul nostro sostegno e supporto nel totale rispetto di un’autonomia che rappresenta garanzia per tutte e tutti.
Ma adesso, e torniamo a rivolgerci al Governo nazionale, serve non perdere neanche un giorno perché il porto di Livorno e l’interporto di Guasticce hanno bisogno di continuare a correre verso il raggiungimento di obbiettivi strategici come, ad esempio, la realizzazione delle connessioni porto-interporto-corridoio TEN-T che sono parte integrante del progetto: ecco perché il Governo nazionale deve provvedere al ripristino dei finanziamenti tagliati per i raccordi ferroviari.
A questo si deve aggiungere anche la grande partita legata alla ZLS (Zona Logistica Semplificata) con una riflessione su tutti i possibili interventi, anche di proroga delle tempistiche, finalizzati sia all’attrazione di investimenti stabili che all’ammortamento di beni strumentali.
Serve, a nostro avviso, anche un nuovo Accordo di Programma per completare le interconnessioni viarie, ferroviarie ed energetiche.
È prioritario riconoscere inoltre il lavoro portuale tra le categorie usuranti e sbloccare il fondo per l’incentivo all’esodo dei lavoratori portuali.
E crediamo, altresì, che ci si debba impegnare in una sfida legata anche al tema della formazione, con il coinvolgimento del mondo della scuola e dell’università così come si debba lavorare per una piena e definitiva valorizzazione del lavoro femminile in ambito portuale.
Porto, il PD: “preoccupazione per lo stallo a cui il Governo Meloni sta condannando la portualità”
Sono temi di scenario che si intrecciano con la piena operatività dello scalo portuale di Livorno per il quale si deve giungere, il prima possibile, come previsto dalla fase 1 sia al completamento del microtunnel con il collegamento dei nuovi tubi per l’allargamento del canale di accesso come alla resecazione della banchina Tripoli per ottimizzare le manovre navali.
Il Partito Democratico di Livorno invita dunque tutte le istituzioni, le imprese e le rappresentanze sindacali a una coesione concreta e responsabile per non perdere questa occasione storica.
Dobbiamo farci trovare pronti per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro solido e sostenibile per Livorno, la Toscana e il Paese.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte.
Alessandro Franchi, segretario Federazione PD Livorno,
Alberto Brilli, segretario Unione Comunale PD Livorno,
Simonetta Bagnoli, segretaria Circolo PD Economia Marittima,
Francesco Gazzetti, consigliere regionale PD e responsabile infrastrutture segreteria regionale PD”