Querele sporte da Perini ai colleghi firmatari di un documento politico, Brilli (PD): “A parti inverse avrei chiesto le dimissioni del consigliere”
Livorno 17 luglio 2025 Querele sporte da Perini ai colleghi firmatari di un documento politico, Brilli (PD): “A parti inverse avrei chiesto le dimissioni del consigliere”
Dopo le querele partite dal consigliere Alessandro Perini (FdI) verso i colleghi del consiglio comunale che hanno redatto un documento di solidarietà ad una lavoratrice comunale che avrebbe espresso dei giudizi poco lusinghieri sui social verso la consigliera Marcella Amadio e che vedevano coinvolto anche lui; Alberto Brilli segretario del Partito Democratico di Livorno interviene con una lettera alla stampa sulla vicenda dicendo che se lo avesse fatto un ipotetico consigliere PD lo avrebbe fatto dimettere e domanda alle forze politiche di minoranza presenti in consiglio comunale se condividono la scelta fatta da Perini.
Di seguito la lettera di Alberto Brilli:
“L’atto di querela sporto dal consigliere comunale Alessandro Perini, ai danni di tutte le consigliere e di tutti i consiglieri di maggioranza, è un fatto estremamente grave, che nulla ha a che vedere con la dialettica democratica, anche aspra, tra posizioni diverse.
Che un documento di solidarietà ad una lavoratrice comunale possa essere motivo di querela, è indicativo del livello a cui siamo arrivati, una pagina buia, che una città come Livorno non meriterebbe, che scredita in primo luogo il protagonista di queste modalità di azione.
Il consigliere Perini, difficilmente alla ribalta mediatica per arringhe particolarmente efficaci in Consiglio Comunale, si è ormai ritagliato una nicchia di pubblicità personale, forse per ottenere una sterile visibilità a livello nazionale, ma che mal si traduce in azioni riconducibili a capacità e incisività politica.
Un fatto di tale gravità merita una presa di posizione chiara.
Chiedo al consigliere Alessandro Guarducci, candidato sindaco per la destra alle ultime amministrative, e che probabilmente, in caso di vittoria, si sarebbe trovato il consigliere Perini in giunta (mi perdonerà un sospiro di sollievo, pensando allo scampato pericolo), e alla consigliera Marcella Amadio, capogruppo di Fratelli d’Italia, di esprimersi sulla faccenda, chiarendo se condividano o meno questa azione, e se ritengano che la critica politica possa essere affrontata a colpi di querela.
Al partito di cui Perini è espressione, dopo aver lasciato le fila della Lega (che immagino non si sia strappata le vesti per questo cambio di casacca), chiedo se condivida quanto posto in essere dal consigliere, e se la dirigenza ne fosse stata informata preventivamente.
A parti inverse, a un ipotetico consigliere del PD, che in autonomia avesse mosso querela contro i gruppi di opposizione, in risposta ad un comunicato politico, avrei suggerito, in modo pacato ma sicuramente convincente, di rassegnare le proprie dimissioni da consigliere, poiché inadatto a rappresentare una comunità politica, che fa del confronto democratico un elemento imprescindibile.
Esprimo a tutte le consigliere e a tutti i consiglieri di maggioranza la mia più sincera solidarietà, manifestando al tempo stesso piena fiducia nell’operato della Magistratura”.
Il segretario dell’Unione Comunale PD Livorno, Alberto Brilli