Dalla “noia” durante l’occupazione della scuola al carburante per i missili: la storia di Matilde e Gianluca. Video intervista a Gianluca
Livorno 25 luglio 2025 Dalla “noia” durante l’occupazione della scuola al carburante per i missili: la storia di Matilde e Gianluca. Video intervista a Gianluca
A volte le grandi idee nascono nei luoghi e nei momenti più inaspettati. È il caso di Gianluca Santini e Matilde Mancini, i due giovani livornesi (ora 19enni) insigniti nel pomeriggio di ieri dell’attestato di “Ambasciatori di Livorno nel mondo”, consegnato dal sindaco Luca Salvetti nel corso di una breve cerimonia ufficiale.
Un riconoscimento simbolico ma fortemente sentito, che sottolinea il talento, la passione e la determinazione di due studenti che, partendo da un laboratorio scolastico, hanno firmato un progetto destinato a farsi notare ben oltre i confini cittadini.
Nel corso della nostra video-intervista, Gianluca Santini ha raccontato com’è nata la sua passione per la fisica, la propulsione – condivisa con Matilde – e il sogno di lavorare un giorno nel settore aerospaziale.
Il momento più sorprendente del racconto arriva però quando Gianluca spiega la genesi del loro innovativo combustibile per razzi, che ha già attirato l’attenzione di alcune università e centri di ricerca.
Tutto è cominciato durante l’occupazione dell’istituto Enriques, durata due settimane. Le lezioni erano sospese, le aule chiuse, ma Gianluca e Matilde non hanno perso tempo: si sono chiusi nel laboratorio e hanno iniziato a lavorare su un’idea che coltivavano da tempo. “Eravamo annoiati – racconta Gianluca – e invece di restare fermi a guardare il soffitto abbiamo deciso di metterci alla prova, partendo dalle basi della teoria del razzo di Ciolkovskij”.
Da quel momento, è iniziato un percorso di sperimentazione, studio e test. Il risultato è un combustibile più sostenibile, e più efficiente rispetto a quelli attualmente in uso in ambito spaziale. “Abbiamo lavorato giorno e notte, alternando i calcoli ai test pratici, fino ad arrivare a una formula che oggi è in fase di brevetto”, racconta ancora Gianluca con orgoglio.
Matilde non ha potuto essere presente alla cerimonia per un imprevisto esame universitario, ma è stata simbolicamente rappresentata dal collega e co-creatore del progetto. “Senza di lei – ha detto Gianluca – tutto questo non sarebbe stato possibile. Siamo una squadra, e lo saremo anche in futuro.”
Un sogno nato tra i banchi di scuola, anzi, tra le pareti di un laboratorio durante un’occupazione scolastica. Una storia che dimostra come l’ingegno e la passione, quando trovano spazio per esprimersi, possono davvero portare lontano. Anche… fino alle stelle.
Le domande a Gianluca Santini
Cosa ti ha spinto su questa strada e prospettive per il futuro
Il nome del brevetto e una breve spiegazione si cosa si tratta.
Gianluca Santini, qual è stata la chiave di volta che vi ha permesso di realizzare questo brevetto
E’ vero che questo progetto ha visto la luce perchè la scuola era occupata, vi annoiavate ed avete deciso di stare 15 giorni in laboratorio a lavorare su queste teorie?
Dalla “noia” durante l’occupazione della scuola al carburante per i missili: la storia di Matilde e Gianluca. Video intervista a Gianluca