Partito Animalista contro il degrado: “Più mezzi per pulire, più controlli e nuove norme su urina dei cani”
"Le regole esistono, ma vanno applicate e aggiornate"
Livorno 23 agosto 2025 Partito Animalista contro il degrado: “Più mezzi per pulire, più controlli e nuove norme su urina dei cani”
Partito Animalista Italiano di Livorno: “La pulizia delle strade è insufficiente, servono più mezzi, controlli e un regolamento aggiornato”
A Livorno, la situazione della pulizia urbana continua a destare preoccupazione. A denunciare con forza lo stato delle strade cittadine è Michelle Odelin, responsabile del Partito Animalista Italiano di Livorno, che punta il dito contro l’Amministrazione comunale accusandola di non impiegare abbastanza personale e mezzi per garantire decoro e igiene.
«La pulizia delle strade non è fatta correttamente – afferma Odelin –. Purtroppo il Comune di Livorno non impiega abbastanza gente o mezzi meccanici per pulire e così ci ritroviamo con marciapiedi e carreggiate pieni di sporcizia». A complicare la situazione, secondo la rappresentante del PAI, c’è anche la scarsa attenzione verso il comportamento incivile di alcuni cittadini: «Il Comune non fa nulla contro i proprietari di cani che non raccolgono gli escrementi, lasciando le cacche davanti ai negozi e alle porte delle case. Ho parlato anche delle porte delle case, ma soprattutto sono i negozianti i più attaccati da questo problema».
Odelin sottolinea le conseguenze per chi si muove con difficoltà: «È un vero calvario per chi utilizza sedie a rotelle, deambulatori o passeggini, che arrivano a casa con la sporcizia appiccicata alle ruote. Non si può multare solo chi cerca di difendersi dalla sporcizia degli altri: il regolamento comunale deve essere rispettato da tutti».
Critiche al regolamento attuale
Secondo il Partito Animalista, la soluzione adottata dal Comune finora è stata la più semplice ma non la più opportuna. «Serve uno sforzo maggiore e più investimenti in questo ambito – prosegue Odelin –. Le multe ai negozianti danneggiano ancora di più il commercio di prossimità, già tartassato da tassa sui rifiuti, imposte di pubblicità e altri balzelli. Non è un caso che in città si contino sempre più negozi sfitti e un patrimonio immobiliare svalutato: ormai vale più un garage che un fondo commerciale».
A livello normativo, il regolamento comunale vieta l’abbandono di rifiuti, lo scarico di liquidi in strada, l’imbrattamento e il danneggiamento di beni pubblici. Impone inoltre a cittadini e attività di mantenere puliti gli spazi davanti alle proprie abitazioni o esercizi. Tuttavia, come ricorda Odelin, il regolamento sulla tutela degli animali presenta lacune: «È vero che nel regolamento comunale si parla solo delle deiezioni solide dei cani, che devono essere raccolte dai proprietari. Ma purtroppo non viene previsto l’obbligo di portare con sé una bottiglietta d’acqua per lavare via la pipì dei cani dai marciapiedi, dalle ruote delle auto, dalle saracinesche dei negozi o dalle porte delle case. Invitiamo il Comune a modificare il regolamento per aggiungere questa importante precisazione».
Una richiesta di intervento risolutivo
Per il PAI, non si tratta solo di decoro, ma di rispetto della comunità e della convivenza civile. «In ogni caso – continua Odelin – il nostro intervento è importante perché difendiamo gli animali, ma al tempo stesso chiediamo regole giuste. Non si possono multare le persone che, pur con metodi sbagliati, cercano di difendersi dalla sporcizia, come ad esempio spargere veleno. Questa non è una soluzione: il Comune deve collaborare con più efficienza. No al veleno, no agli escrementi e alla pipì dei cani, no ai sacchetti di rifiuti dispersi, no agli ingombranti buttati in strada. Serve una politica comunale più responsabile verso gli incivili e più attenta alle esigenze della città».
La conclusione della responsabile PAI è netta: «È richiesto un intervento adeguato e risolutivo da parte delle autorità competenti. Le regole esistono, ma vanno applicate e aggiornate. La pulizia urbana non è un dettaglio: riguarda la salute, la dignità e la vivibilità quotidiana di tutti i cittadini».