Manifestazione Unarma a Roma, in prima linea anche la segreteria di Livorno
Livorno 3 settembre 2025 Manifestazione Unarma a Roma, in prima linea anche la segreteria di Livorno
A Roma la manifestazione davanti al Comando Generale dei Carabinieri: la Segreteria Regionale UNARMA Toscana ne ha preso parte.
A Roma, davanti al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, si è tenuta una manifestazione storica indetta da UNARMA, il primo Sindacato nato nel 1993 e rappresentativo per i Carabinieri. È stata una mobilitazione senza precedenti, che ha visto decine di militari arrivare da ogni parte d’Italia per ribadire un concetto chiaro: servire lo Stato non può significare rinunciare alla dignità, al rispetto e a condizioni di lavoro adeguate.
Anche la Segreteria Regionale Toscana ha risposto presente, portando a Roma una rappresentanza compatta composta dal Segretario Generale Regionale Costantino Fiori, dai Segretari Provinciali di Livorno Sebastiano Quattrocchi e Giovanni Celetta, dal Segretario Provinciale di Pisa Giuseppe Dies, dai Segretari del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” Massimo Risitano e Giuseppe Bancone, dal Segretario della 2^ Brigata Mobile Tiziano Geremia e dal Segretario del 6° Battaglione Carabinieri Toscana Michele Frassinetto, insieme a numerosi colleghi. Un segnale forte, nato dalla volontà di portare la voce dei Carabinieri toscani in un momento cruciale per il futuro della rappresentanza sindacale.
Il presidio, pacifico e ordinato, ha scelto simboli forti per denunciare il malessere diffuso: tra questi, una bara con la scritta “Atto dovuto”, emblema delle troppe vicende giudiziarie che colpiscono i militari anche quando agiscono nel pieno rispetto della legge, lasciandoli soli a dover affrontare conseguenze professionali, economiche e familiari.
«Oggi non contavano i numeri, ma la voce. E la nostra voce si è fatta sentire forte e chiara» – ha dichiarato Antonio Nicolosi, Segretario Generale UNARMA – «Siamo qui per affermare che i Carabinieri meritano condizioni di vita e di servizio adeguate, perché la dignità di chi serve lo Stato non può essere messa in secondo piano. Ci aspettavamo almeno un segnale dal Comandante Generale, che invece non ha ritenuto opportuno scendere a salutare i suoi uomini: un’assenza che pesa e che testimonia la distanza con chi ogni giorno indossa l’uniforme. Questo è solo l’inizio: continueremo a chiedere ascolto e soluzioni concrete».
Sulla stessa linea il commento del Segretario Generale Regionale Toscana, Costantino Fiori:
«La giornata di oggi rappresenta un segnale forte e inequivocabile. Siamo scesi in piazza per ricordare che dietro ogni uniforme ci sono uomini e donne con una vita, una famiglia, responsabilità quotidiane e sacrifici che spesso restano invisibili. Non chiediamo trattamenti di favore, ma la garanzia di poter svolgere il nostro lavoro senza il timore costante di ritrovarci travolti da procedimenti giudiziari e conseguenze che mettono a rischio carriera e serenità familiare. È un paradosso che chi agisce per la sicurezza dei cittadini finisca troppo spesso a dover difendere sé stesso. Per questo servono risposte immediate. Oggi abbiamo voluto ribadire che i Carabinieri non sono numeri: sono persone che meritano rispetto e strumenti adeguati per affrontare un compito tanto gravoso quanto indispensabile».