Liceo Cecioni di Livorno in autogestione: protesta degli studenti per Palestina e condizioni scolastiche
Livorno 2 ottobre 2025 Liceo Cecioni di Livorno in autogestione: protesta degli studenti per Palestina e condizioni scolastiche
Il liceo Cecioni di Livorno entra ufficialmente in autogestione. A seguito di un’assemblea studentesca, i rappresentanti hanno proclamato quattro giorni di autogestione, dal 3 al 6 ottobre, con attività che si terranno dalle 8.10 alle 14.10 negli spazi esterni della scuola. La decisione, annunciata dopo un confronto con la dirigenza, è stata motivata in un comunicato diffuso dagli studenti che lega la mobilitazione alle tensioni internazionali e alle condizioni interne del sistema scolastico.
Il punto di partenza è stata la notizia dell’attacco alla Global Sumud Flotilla, iniziativa di solidarietà con la popolazione palestinese che avrebbe dovuto portare aiuti umanitari a Gaza e che, secondo quanto riportato dagli studenti, è stata fermata da Israele. Da qui, la scelta di unirsi alle altre scuole di Livorno e d’Italia in un’azione di protesta. «Il nostro obiettivo – scrivono – è sensibilizzare sul genocidio palestinese e contestare la complicità del governo italiano, che investe in armamenti invece di finanziare istruzione e sanità».
Oltre alla solidarietà internazionale, gli studenti del Cecioni denunciano le difficoltà vissute quotidianamente: spazi scolastici fatiscenti, un sistema centrato sull’alternanza scuola-lavoro e scarsi margini di espressione. Per questo motivo l’autogestione è stata pensata anche come momento di comunità, discussione e formazione collettiva.
Dal punto di vista organizzativo, le attività di autogestione si terranno nel giardino dell’istituto, mentre le lezioni proseguiranno regolarmente per chi non parteciperà alla protesta. Un comitato di vigilanza studentesco garantirà il rispetto delle regole e la sicurezza all’interno e all’esterno dell’edificio.
Gli studenti del Cecioni hanno infine invitato a partecipare alle mobilitazioni cittadine che in questi giorni animano Livorno: il presidio permanente al Varco Zara, l’assemblea cittadina e il corteo che attraverserà la città nel pomeriggio. «Continueremo a lottare e a far sentire la nostra voce, fino a che non verrà ascoltata», dichiarano i rappresentanti.