Politica 14 Ottobre 2025

Toscana, il Movimento 5 Stelle in caduta libera: dal 7,1% al 4,33%, il prezzo di un’alleanza contestata

Toscana, il Movimento 5 Stelle in caduta libera: dal 7,1% al 4,33%, il prezzo di un’alleanza contestataLivorno 14 ottobre 2025 Toscana, il Movimento 5 Stelle in caduta libera: dal 7,1% al 4,33%, il prezzo di un’alleanza contestata

Il Movimento 5 Stelle in Toscana esce dalle regionali 2025 come una forza logorata, divisa e in evidente calo. Alle elezioni del 2020, con Irene Galletti candidata presidente, il M5S aveva conquistato il 7,1% dei voti, rimanendo però all’opposizione. Cinque anni dopo, il partito di Giuseppe Conte ha scelto una strada diversa: sostenere la ricandidatura di Eugenio Giani, candidato appoggiato dal Partito Democratico, e quindi entrare — almeno formalmente — nella coalizione vincente. Una scelta che, invece di rinvigorire il Movimento, sembra averne accentuato la crisi.

Il risultato parla chiaro: 4,33% dei voti, pari a un calo assoluto del 2,77% rispetto al 2020. In termini relativi, si tratta di una flessione del 39% circa — quasi quattro elettori su dieci persi in cinque anni. Numeri che raccontano un declino difficile da mascherare, anche dietro l’illusione di una “partecipazione al governo” regionale.

Una base spaccata

La decisione di appoggiare Giani è arrivata dopo una consultazione online molto combattuta, che ha messo in luce una profonda frattura interna. Da una parte chi vedeva nell’alleanza col PD un passo pragmatico per restare rilevanti nelle istituzioni, dall’altra chi considerava quel patto un tradimento dei principi originari del Movimento: autonomia, anti-sistema e rifiuto delle vecchie logiche di potere.

Il voto degli iscritti, pur favorevole all’accordo, ha lasciato dietro di sé un clima di diffidenza e delusione. Molti attivisti storici hanno scelto l’astensione, altri hanno preferito sostenere liste civiche o candidati alternativi. Il risultato è che, pur “sul carro dei vincitori”, il M5S si ritrova più debole e isolato di prima.

Un posto al tavolo, ma a quale prezzo?

L’ingresso nella coalizione vincente potrebbe garantire al Movimento qualche poltrona in più o, forse, un assessorato. Ma la domanda resta: è convenuto davvero salire sul carro dei vincitori?

La risposta, guardando ai numeri, sembra negativa. L’elettorato grillino toscano non ha premiato la scelta di campo, interpretandola come un segno di resa piuttosto che di maturità politica. Il M5S non ha conquistato nuove aree di consenso, e anzi ha perso la propria identità distintiva, quella che in passato gli aveva permesso di intercettare il voto di protesta e dei delusi.

Un partito senza bussola

In Toscana, come nel resto del Paese, il Movimento 5 Stelle sembra attraversare una fase di smarrimento strategico. Né forza antisistema né pienamente integrato nell’area progressista, rischia di restare schiacciato tra il PD e le nuove forze civiche e ambientaliste.

Il calo toscano non è solo numerico: è simbolico. Racconta di un movimento che, dopo aver cambiato volto, non riesce più a parlare con chiarezza al proprio popolo. E anche se l’accordo con Giani potrà assicurare visibilità istituzionale o un posto nella giunta regionale, difficilmente basterà a risolvere la crisi di identità che lo sta consumando.

In sintesi

Il M5S toscano ha perso il 39% dei suoi consensi in cinque anni, passando dal 7,1% al 4,33%. La scelta di allearsi col PD ha diviso la base e disorientato l’elettorato. Essere parte della maggioranza non ha compensato la perdita di credibilità: un prezzo politico altissimo per un guadagno tutto da dimostrare.

Toscana, il Movimento 5 Stelle in caduta libera: dal 7,1% al 4,33%, il prezzo di un’alleanza contestata

banner-mostra-giovanni-fattori
mini corso vino livorno fisar
Pik Kemical
Ekom Mazzini-Olandesi 23 settembre-6 ottobre
Banner Yogurteria Gelateria Fiori Rosa
Banner Aamps