A Livorno la IX Giornata Mondiale dei Poveri: solidarietà, fede e comunità in piazza Grande e in Cattedrale
Livorno 11 novembre 2025 A Livorno la IX Giornata Mondiale dei Poveri: solidarietà, fede e comunità in piazza Grande e in Cattedrale
Domenica 16 novembre anche Livorno parteciperà alla IX Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da papa Francesco per richiamare l’attenzione della comunità cristiana e civile su chi vive situazioni di disagio e fragilità. Il tema scelto per quest’anno, tratto dal messaggio di papa Leone, è “Sei tu Signore la mia Speranza”, un invito a riscoprire il valore della fiducia e della condivisione verso chi ha più bisogno.
La Caritas diocesana e la Fondazione Caritas Livorno hanno organizzato una giornata ricca di iniziative che uniranno preghiera, incontro e solidarietà.
Dalle 9.30 in piazza Grande saranno allestiti gli stand delle associazioni di volontariato che fanno parte del Coordinamento diocesano degli Enti caritativi, un’occasione per conoscere da vicino i tanti progetti di aiuto e ascolto che ogni giorno sostengono le persone in difficoltà.
Alle 11.30 in Cattedrale, si terrà la Santa Messa dedicata agli ospiti dei servizi Caritas, celebrata insieme ai volontari delle associazioni, momento centrale della giornata per ribadire l’importanza della fraternità e della vicinanza concreta.
Subito dopo, alle 12.30, la solidarietà si farà gesto concreto: in piazza Grande saranno distribuiti i pasti e si condividerà un pranzo comunitario aperto a tutti, segno tangibile di accoglienza e unità.
Il pomeriggio sarà poi segnato da un altro momento di grande valore spirituale: alle 16.30 in Cattedrale, il vescovo Simone Giusti presiederà la cerimonia di ordinazione di tre nuovi diaconi permanenti – Emanuele Carbonell, Gianluca Taddei e Massimiliano Luschi – che inizieranno così il loro servizio alla Chiesa e ai fratelli più bisognosi.
Una giornata che unisce spiritualità e impegno sociale, rinnovando nella comunità livornese il messaggio di papa Francesco: “Non distogliere lo sguardo dal povero, perché in lui abita Cristo stesso.”
