“Senza stipendi non viviamo”, operai protestano sul tetto al Faldo. USB: Ottenuti stipendi arretrati e rinnovo cassa integrazione
Collesalvetti (Livorno) 20 novembre 2025 “Senza stipendi non viviamo”, operai protestano sul tetto al Faldo. USB: Ottenuti stipendi arretrati e rinnovo cassa integrazione
Collesalvetti, la denuncia di USB: lavoratori sul tetto per ottenere stipendio e cassa integrazione
La vertenza dei lavoratori dell’appalto Quickpoint al piazzale di logistica auto Il Faldo di Collesalvetti continua a occupare la scena, e secondo il resoconto fornito dal sindacato USB la situazione resta estremamente tesa. Il sindacato racconta che, dopo mesi difficili segnati da cassa integrazione a zero ore senza rotazione e dall’annuncio di nuovi licenziamenti, la società avrebbe proposto una proroga della CIG straordinaria ma senza l’anticipo degli stipendi. Una scelta definita da USB come una non soluzione, perché – sempre secondo il sindacato – avrebbe lasciato i dipendenti senza retribuzione per tre mesi, proprio alla vigilia delle festività natalizie.
La protesta: “Senza stipendi non viviamo”
USB riferisce che, dopo la rottura delle trattative sulla questione centrale dell’anticipo salariale, questa mattina i lavoratori sono tornati in sciopero con un presidio davanti ai cancelli. Due operai, racconta il sindacato, sono saliti sul tetto degli uffici e sulla copertura metallica dell’ingresso, mentre nel piazzale iniziavano a formarsi lunghe file di camion.
Secondo USB, la protesta clamorosa ha portato a una trattativa serrata che si è conclusa con un risultato importante per i lavoratori: il rinnovo della cassa integrazione e l’anticipo degli stipendi da parte dell’azienda. Un passo avanti che il sindacato definisce “positivo ma non sufficiente”, spiegando che l’obiettivo resta quello di una soluzione strutturale.
La denuncia del sindacato: tagli continui dopo il cambio di proprietà
Nel comunicato, USB ha ricostruito anche il contesto generale della crisi occupazionale nel sito logistico. Secondo il sindacato, dopo l’arrivo del nuovo proprietario; si sarebbe assistito a una “strage di licenziamenti” tra le varie ditte che operano all’interno di uno dei piazzali auto più grandi d’Europa.
USB elenca:
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15 licenziamenti nella movimentazione interna,
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20 licenziamenti nella movimentazione esterna,
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6 tagli nel servizio di portineria,
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difficoltà ora nella carrozzeria e nel PDI (preparazione delle auto per le concessionarie).
Una situazione che ha portato i lavoratori, dice il sindacato, a dire “basta”: per USB nessun altro posto di lavoro deve essere perso e l’ammortizzatore sociale può fungere solo da misura temporanea, in attesa di una riorganizzazione che consenta la ricollocazione del personale all’interno del piazzale.
Infine USB ha espresso un ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto la vertenza, citando in particolare il Prefetto di Livorno, l’assessore comunale di Collesalvetti Daniele Rossi e l’unità di crisi della Regione Toscana.
