Confcommercio Livorno: “Abbattere le tasse per almeno 5 anni e decontribuzione sui contratti di lavoro”
Livorno 26 novembre 2025 Confcommercio Livorno: “Abbattere le tasse per almeno 5 anni e decontribuzione sui contratti di lavoro”
Desertificazione commerciale
“Dal Governo serve una legge d’emergenza per sostenere le attività di vicinato”
Appello di Confcommercio: “Abbattere le tasse per almeno 5 anni e decontribuzione sui contratti di lavoro per tutelare il commercio di prossimità e garantire nuove aperture”
“La desertificazione commerciale è una conclamata emergenza e come tale deve essere al primo posto nell’agenda di chi amministra il Paese: se il Governo crede davvero nei negozi di vicinato, nel loro valore economico e sociale, questo è il momento di dimostrarlo”. È un vero e proprio appello quello lanciato dal direttore generale di Confcommercio Provincia di Livorno Federico Pieragnoli.
“Ci stiamo rivolgendo alle istituzioni di ogni livello e ognuno deve fare la propria parte, ma il cambio di passo deve partire da Roma. La lotta alla desertificazione non si può fare con armi spuntate: serve una seria riforma fiscale e una politica di incentivi per le nuove aperture, senza interventi spot, ma che preveda un piano pluriennale con drastica riduzione delle tasse per lavoratori e imprese per almeno 5 anni per l’apertura di nuove attività di vicinato nei centri storici, oltre a una necessaria decontribuzione e defiscalizzazione sui contratti di lavoro dei dipendenti” le richieste del direttore di Confcommercio Livorno.
“È impensabile che le soluzioni vengano demandate alle amministrazioni locali come se avessero la bacchetta magica. Serve a poco abbassare l’Imu in assenza di una vera legge d’emergenza sul commercio, che deve mettere al primo piano un intervento deciso sull’abbattimento delle tasse che, ricordiamo, incidono per il 70% su un’attività commerciale.
Siamo tra i Paesi con il più alto carico fiscale in Europa e le nostre imprese non possono più permettersi questo fardello, ancora più inaccettabile se pensiamo alla fiscalità irrisoria delle grandi piattaforme globali dell’online a fronte dei loro profitti faraonici. Serve partire dagli interventi che possono agevolare la sostenibilità economica dei negozi di vicinato: l’abbattimento delle aliquote fiscali è un primo passo fondamentale per rendere l’attività commerciale meno un atto eroico e più un’opportunità sostenibile”.
“Serve una legge d’emergenza sul commercio, un intervento deciso che restituisca voce e vitalità ai nostri centri: incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche estreme sono il primo atto fondamentale per sostenere le aperture e la sopravvivenza dei negozi, insieme a progetti di rigenerazione urbana integrati e visionari che rianimino i centri storici creando un ambiente favorevole al commercio e alla vita sociale e a serie regolamentazioni per il commercio online che tengano conto del suo impatto sul tessuto commerciale fisico” conclude Pieragnoli.
