Attualità 5 Dicembre 2025

Fi-Pi-Li, uno studio individua i tratti più critici: ecco dove la Regione Toscana interverrà per prima

Fi-Pi-Li, uno studio individua i tratti più critici: ecco dove la Regione Toscana interverrà per primaLivorno 5 dicembre 2025 Fi-Pi-Li, uno studio individua i tratti più critici: ecco dove la Regione Toscana interverrà per prima

La Fi-Pi-Li, la Strada di Grande Comunicazione che collega Firenze, Pisa e Livorno, torna al centro dell’attenzione con nuovi dati scientifici che delineano con precisione dove intervenire per migliorare sicurezza e fluidità del traffico. Lo studio — ancora in corso — è condotto dall’Università di Pisa insieme al settore viabilità della Regione Toscana e incrocia per la prima volta in modo sistematico i numeri relativi a volumi di traffico e incidentalità.

Secondo l’analisi, presentata alla stampa dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dall’assessore alle infrastrutture Filippo Boni e dal professor Massimo Losa, i tratti più critici in entrambi i sensi di marcia sono tre:

  • Scandicci – Lastra a Signa

  • Montelupo – Ginestra Fiorentina

  • Pontedera – Pontedera/Ponsacco

Da questa “mappa del rischio”, elaborata su basi numeriche e non più su percezioni soggettive, nasce la graduatoria tecnica delle priorità di intervento: un punto di riferimento fondamentale per pianificare il potenziamento dell’arteria più trafficata della Toscana.


Giani: “Questo studio è la base scientifica per decidere dove ampliare corsie ed emergenze”

Il presidente Eugenio Giani ha evidenziato come lo studio del professor Losa rappresenti un passaggio storico:

“Per la prima volta abbiamo una base scientifica per identificare i tratti della Fi-Pi-Li dove è urgente realizzare la corsia d’emergenza o, dove possibile, una terza corsia.”

Giani ha confermato che la Regione è al lavoro per portare avanti un progetto in tre fasi — fattibilità, definitivo ed esecutivo — che riguarderà l’ampliamento della carreggiata nei tratti più pericolosi e congestionati, con l’obiettivo di ridurre incidentalità e criticità strutturali.

Il tratto Scandicci–Lastra a Signa è il punto più critico in assoluto: alta incidentalità, alta densità di traffico e infrastruttura non più adeguata. Per questo, nel nuovo bilancio regionale, è stato stanziato un primo intervento da 10 milioni di euro.

Giani ha poi ribadito che:

  • gli interventi saranno gestiti insieme a Toscana Strade S.p.A.,

  • verranno utilizzate risorse regionali, possibili contributi nazionali e parte degli introiti provenienti dagli autovelox oggi in gestione alle Province,

  • l’ipotesi di pedaggio solo per i mezzi pesanti resta sul tavolo solo se i fondi disponibili non saranno sufficienti per completare gli interventi.

 


Boni: “Ora sappiamo con precisione dove la Fi-Pi-Li soffre di più. Questo è il modello di gestione del futuro”

L’assessore alle infrastrutture Filippo Boni ha definito lo studio un “modello per il futuro”:

“Per la prima volta abbiamo un’analisi scientifica e dettagliata dei tratti più critici della Fi-Pi-Li. È una strada tanto discussa quanto utilizzata e adesso siamo in grado di sapere, punto per punto, dove soffre di più.”

Boni ha annunciato che:

  • lo studio sarà completato nei prossimi mesi con un livello di dettaglio ancora maggiore,

  • gli interventi saranno programmati prioritariamente nelle zone dove traffico e incidentalità risultano più elevati,

  • l’obiettivo è rendere la Fi-Pi-Li più scorrevole, più sicura e più moderna, anche in relazione al ruolo che la strada svolge nel sistema viario tra autostrada, costa e direttrici nazionali come Bologna-Roma e Milano-Roma.


Fi-Pi-Li, uno studio individua i tratti più critici

Losa: “Abbiamo trasformato percezioni in numeri: ecco dove si concentrano traffico, incidenti e mezzi pesanti”

Il professor Massimo Losa, ordinario di Costruzione strade, ferrovie e aeroporti all’Università di Pisa, ha spiegato nel dettaglio la metodologia alla base dello studio:

“Tutti conoscono le difficoltà della Fi-Pi-Li, ma fino a oggi erano percezioni soggettive. Noi abbiamo misurato tutto: qualità della circolazione, incidentalità, flussi ai diversi svincoli, presenza di mezzi pesanti.”

I dati mostrano:

📌 Perché la zona di Pisa è molto critica

  • Il tratto pisano della Fi-Pi-Li è relativamente recente e costruito meglio,

  • ma l’enorme volume di traffico in ingresso a Pisa nei giorni feriali genera congestione e, di conseguenza, aumento degli incidenti,

  • anche a causa della difficoltà della rete urbana locale ad assorbire i flussi.

Servono quindi:

  • interventi sulla viabilità urbana,

  • oppure “riserve” sulla Fi-Pi-Li (aree di accumulo o corsie dedicate),

  • o misure di riduzione del traffico nei momenti di picco.

📌 Perché il tratto livornese mostra meno criticità

La parte vicino a Livorno:

  • è più recente,

  • ha livelli di traffico inferiori,

  • presenta meno incidenti e meno punti di congestione.

📌 Dove si concentrano i mezzi pesanti

Secondo Losa:

  • il tratto Empoli–Firenze è quello con la percentuale più alta, vicina al 20%,

  • scende al 15–16% verso Santa Croce e San Miniato,

  • cala ancora avvicinandosi alla costa, pur restando intorno al 10%.

I mezzi pesanti hanno impatto su:

  • manutenzione,

  • qualità della circolazione (ogni mezzo pesante equivale a 2,5–3 auto),

  • incidentalità, con una percentuale molto superiore rispetto a quella registrata in autostrada.


Fi-Pi-Li, uno studio individua i tratti più critici: ecco dove la Regione Toscana interverrà per prima

La Regione Toscana dispone finalmente di un quadro scientifico che indica con precisione dove intervenire. Scandicci-Lastra, Montelupo-Ginestra e Pontedera-Ponsacco sono i tratti che richiedono interventi immediati e prioritari, mentre nei prossimi mesi lo studio consentirà di definire una strategia complessiva per rendere la Fi-Pi-Li più sicura, moderna e adeguata al traffico odierno.

Fi-Pi-Li, uno studio individua i tratti più critici: ecco dove la Regione Toscana interverrà per prima

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