Alloggi della Finanza lasciati marcire: “Poi non lamentiamoci se mancano gli agenti”
Piombino (Livorno) 12 dicembre 2025 Alloggi della Finanza lasciati marcire: “Poi non lamentiamoci se mancano gli agenti”
Piombino, alloggi di servizio abbandonati: il SILF denuncia “Un’occasione persa per la sicurezza della città”
Il tema degli alloggi di servizio torna al centro del dibattito cittadino grazie alla denuncia del SILF Toscana, il sindacato dei finanzieri, che richiama l’attenzione su un problema che da anni incide in modo diretto sulla sicurezza del territorio: la mancata manutenzione del patrimonio immobiliare destinato alle forze dell’ordine.
Negli ultimi mesi, un primo segnale positivo è arrivato dalla ristrutturazione dell’edificio di via del Coro, all’angolo con via del Popolo, tornato finalmente a nuova vita dopo anni segnati da salsedine, intemperie e scarsa manutenzione. L’immobile, di proprietà del Demanio, ospita le famiglie delle Fiamme Gialle piombinesi e, dopo un intervento durato mesi, rappresenta oggi un esempio di buona gestione pubblica.
Ma a pochi metri da quel caso virtuoso, esiste una realtà completamente diversa. In via Sant’Antonio si trovano infatti due ulteriori alloggi di servizio della Guardia di Finanza ormai ridotti al degrado: ambienti non più idonei all’uso, strutture inutilizzabili che rappresentano un costo senza alcun beneficio per lo Stato e per la città.
Secondo il SILF Toscana, questa situazione non è soltanto una “brutta cartolina urbana”, ma un problema che incide direttamente sulla presenza dei finanzieri sul territorio. Alloggi abbandonati significano minore attrattività per il personale, difficoltà nel mantenere gli organici e impossibilità di ospitare nuove unità operative. Un circolo vizioso che pesa sulla sicurezza e sulla capacità di contrastare evasione, traffici illeciti e criminalità economica.
Il segretario generale regionale del SILF, Francesco De Luca, ricorda che la ristrutturazione dell’immobile di via del Coro è stata resa possibile grazie a un’azione coordinata tra sindacato, Comando Regionale e Agenzia del Demanio. Un modello che, se applicato anche agli alloggi di via Sant’Antonio, permetterebbe di trasformare due spazi oggi fatiscenti in una risorsa per la città.
«Da anni denunciamo la carenza di organico nelle forze dell’ordine e le difficoltà strutturali con cui molti reparti della Toscana lavorano», afferma De Luca. «Se non si investe in alloggi dignitosi, in servizi adeguati e in una gestione oculata del patrimonio pubblico, diventa più difficile assegnare personale e trattenere chi è già in servizio. Non ha senso lamentarsi della scarsità di finanzieri se poi si accettano immobili vuoti e degradati senza mettere mano alla loro riqualificazione».
Per il SILF, lasciare due appartamenti inutilizzati significa rinunciare a un rafforzamento del presidio di legalità in un territorio che ne ha bisogno. Una “ferita urbana” che potrebbe invece diventare un investimento concreto sulla sicurezza collettiva.
Un’occasione mancata, dunque, ma non ancora perduta. Il sindacato invita il Comune, il Demanio e il Comando Regionale a intervenire tempestivamente per recuperare gli alloggi ancora in stato di abbandono, affinché Piombino non perda ulteriori pezzi del suo presidio di sicurezza e continui ad essere un territorio presidiato, moderno ed efficiente.
SILF Toscana

