Fumi navali, Porto Pulito: “nuova centralina segnale concreto ma preoccupazione per slittamento elettrificazione”
Livorno 19 dicembre 2025 Fumi navali, Porto Pulito: “nuova centralina segnale concreto ma preoccupazione per slittamento elettrificazione”
Fumi navali e tutela ambientale: avanti il confronto istituzionale sul porto di Livorno
Prosegue il percorso di confronto e monitoraggio sul tema dei fumi navali e della qualità dell’aria nel porto di Livorno. L’Associazione Livorno Porto Pulito ha preso parte a un nuovo incontro convocato dal Prefetto di Livorno, alla presenza del nuovo Assessore regionale all’Ambiente, dei rappresentanti del Comune di Livorno, dell’Autorità di Sistema Portuale, della Capitaneria di Porto, dell’USL Toscana Nord Ovest e di Arpat.
Al centro della riunione i tre punti chiave contenuti nella mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale: l’installazione di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, l’elettrificazione delle banchine e l’analisi dei fumi delle singole navi, anche attraverso l’uso di nuove tecnologie.
Sul fronte del monitoraggio ambientale, il Prefetto ha espresso una valutazione positiva sull’esito dell’incontro, sottolineando l’impegno assunto dalla Regione Toscana a fornire, dopo le festività, una risposta formale sulla possibile destinazione al porto di Livorno di una delle centraline previste nel 2026. Una decisione che terrà conto sia delle nuove prescrizioni europee sia del ruolo strategico del porto labronico.
Un primo segnale concreto potrebbe arrivare già nei prossimi mesi con l’attivazione della centralina prevista nel progetto della Darsena Europa, in prossimità del Varco Fortezza Vecchia. L’obiettivo condiviso è rendere operativa una soluzione “ponte” che garantisca standard tecnici equivalenti alle stazioni Arpat, con dati certificati e pubblicazione in tempo reale delle medie orarie a beneficio della cittadinanza.
Più complessa resta invece la questione dell’elettrificazione delle banchine. Secondo quanto emerso durante il tavolo, persistono criticità tecniche che potrebbero far slittare l’intervento addirittura al 2027.
Un ritardo che suscita preoccupazione, soprattutto in considerazione dell’aumento delle navi in porto e della presenza sempre più frequente di grandi navi da crociera, caratterizzate da un elevato fabbisogno energetico durante le soste prolungate.
Per quanto riguarda la misurazione diretta dei fumi a camino, è stato rilevato come non esistano ancora prassi consolidate a livello europeo per l’utilizzo di droni. Tuttavia, è emersa la volontà di valutare la possibilità che Livorno possa diventare un caso pilota, sperimentando soluzioni innovative a livello nazionale e internazionale.
Elemento centrale dell’intero percorso resta la conferma del tavolo permanente sul tema dei fumi navali. Un impegno che il Prefetto ha ribadito con forza, chiarendo che il confronto istituzionale proseguirà fino al raggiungimento degli obiettivi condivisi, con un’azione costante di impulso e verifica.
L’obiettivo dichiarato è coniugare sviluppo portuale, rispetto delle regole, sostenibilità ambientale e tutela della salute pubblica, rafforzando il dialogo tra istituzioni e cittadini e rendendo il porto di Livorno sempre più compatibile con la città che lo ospita.
