L’ascensore “meteoropatico”, disagi per condomini e disperazione per due disabili
Livorno 29 dicembre 2025 L’ascensore “meteoropatico”, disagi per condomini e disperazione per due disabili
Ascensore spesso fuori uso e disabili in difficoltà: la protesta dei condomini di largo Anna Franchi (Foto e Video)
Un ascensore che sembrerebbe bloccarsi con preoccupante frequenza, allagamenti ricorrenti e persone con disabilità costrette a restare in casa o ad affrontare enormi difficoltà quotidiane. È la situazione che, secondo quanto riferito da alcuni condomini, si starebbe vivendo da anni in un edificio di edilizia popolare in largo Anna Franchi, un condominio di più piani che ospiterebbe oltre venti appartamenti.
Stando alle testimonianze raccolte, il problema principale riguarderebbe l’ascensore, che si bloccherebbe ogni volta che le piogge risultano più intense del normale. In queste occasioni, l’acqua si infiltrerebbe nelle cantine e finirebbe per raggiungere il vano ascensore, rendendone l’utilizzo potenzialmente pericoloso. Per motivi di sicurezza, la ditta incaricata della manutenzione, una volta accertata la presenza di acqua, procede al blocco immediato dell’impianto.
I condomini raccontano che una situazione simile si sarebbe verificata numerose volte nel corso degli anni, arrivando, solo nell’ultimo anno, a contare tra i 15 e i 20 blocchi, sempre legati agli allagamenti. In alcuni casi l’ascensore sarebbe stato rimesso in funzione nel giro di pochi giorni, in altri i tempi si sarebbero allungati anche fino a una settimana.
La situazione sarebbe peggiorata lo scorso 13 dicembre. Secondo quanto riferito, oltre all’ennesimo allagamento, si sarebbe verificato un guasto più serio, con la presunta rottura di una scheda elettronica e di altri componenti difficili da reperire, soprattutto nel periodo delle festività natalizie. In quella circostanza, una famiglia sarebbe anche rimasta bloccata all’interno dell’ascensore per oltre un’ora.
A distanza di giorni, al 29 dicembre, l’ascensore risulta ancora fermo. I condomini parlano di tempi di ripristino incerti e probabilmente lunghi, poiché alcuni pezzi non sarebbero più in produzione e dovrebbero essere riparati o sostituiti con soluzioni alternative.
La situazione starebbe creando disagi particolarmente gravi per almeno due persone con disabilità che abitano nel palazzo. Senza ascensore, anche le attività quotidiane più semplici – uscire di casa, fare la spesa, recarsi a visite mediche – diventano estremamente complicate, se non impossibili. Ma le difficoltà riguarderebbero anche anziani e famiglie che vivono ai piani alti, costrette a salire e scendere più volte al giorno le scale.
Oltre all’ascensore, i condomini segnalano allagamenti frequenti nelle cantine, dove l’acqua arriverebbe 3-4-5 centimetri di altezza. Sarebbero presenti anche crepe e segni di deterioramento strutturale. In passato sarebbe stata installata una barriera anti-allagamento, una sorta di “salsicciotto”, che però oggi risulterebbe ormai zuppa e poco efficace.
Sempre secondo i residenti, da alcuni anni non sono più utilizzabili neppure i garage, chiusi per problemi legati all’acqua e ad atti di vandalismo. Non è ancora chiaro se e quando questi spazi verranno restituiti all’uso dei condomini.
Tra le preoccupazioni espresse emerge anche il tema degli interventi strutturali mai avviati. Alcuni residenti riferiscono che in passato sarebbe stato previsto un capitolo di spesa straordinario, indicativamente di circa 200 mila euro, destinato alla sistemazione di cantine, garage e ascensori di più edifici. Al momento, sempre secondo i condomini non risulterebbero lavori avviati né comunicazioni ufficiali sui tempi, pertanto; a questo punto i condomini vorrebbero capire e si domandano se il capitolo di spesa era notizia infondata
Quel che appare certo, secondo i condomini, è la sensazione di vivere in una situazione di emergenza continua, soprattutto ogni volta che piove. L’assenza di un sistema di svuotamento automatico dell’acqua farebbe sì che, ad ogni allagamento, si debba attendere l’intervento di ditte esterne, con tempi che sembrerebbero variare da pochi giorni a oltre una settimana.
Una condizione che, spiegano i residenti, sarebbe diventata ormai insostenibile, soprattutto per le persone più fragili. L’auspicio è che la vicenda possa trovare al più presto una soluzione definitiva, capace di garantire sicurezza, dignità e accessibilità a tutti gli abitanti del condominio.






