Appuntamenti 15 Novembre 2017

Antonella Questa: “Infanzia Felice”, ne parla in anteprima con il pubblico

Antonella Questa prepara ad Armunia il suo nuovo spettacolo

Infanzia Felice” e ne parla in anteprima con il pubblico

15 novembre 2017, ore 21.15

Auditorium del Castello Pasquini, Piazza della Vittoria 1, Castiglioncello

Come sono educati oggi i bambini? Cosa succede nelle scuole e nelle famiglie? Come mai il “bullismo” è dilagante? Quali le politiche educative che potrebbero essere adottate per contrastare malesseri e infelicità sin da piccoli?

A questi interrogativi cerca di dare risposta Antonella Questa attrice, drammaturga e regista, da sempre attenta a tematiche sociali, che sdrammatizza con intelligenza e ironia nei suoi spettacoli di successo. Per la prima volta Armunia la accoglie in residenza per preparare il nuovo lavoro, che debutterà al Festival Inequilibrio 2018. Durante questa settimana sono previsti due giorni di incontri aperti al pubblico, in programma mercoledì 15 novembre alle 21,15 nella sala auditorium del Castello Pasquini. Nella prima serata l’artista incontrerà il pubblico e proietterà un video. Mercoledì 15, invece, è previsto il confronto con il pubblico sulle radici della nostra educazione per parlare “in anteprima” delle tematiche al centro dello spettacolo.

“Mi sono chiesta che tipo di educazione esista oggi, cosa stia succedendo ai bambini nelle scuole e nelle famiglie, bambini che – sottolinea Antonella Questa – dalla cronaca sono spesso protagonisti di episodi di bullismo, bambini che strillano in ogni dove per qualsiasi cosa, spesso definiti “viziati” e da grandicelli “bamboccioni”. Mi sono chiesta anche se esista un collegamento tra questa generazione di bambini e la rivalità evidente tra genitori ed insegnanti, in merito alla responsabilità educativa. Ho iniziato la ricerca, partendo dal libro di Katharina Rutschky, sociologa e scienziata dell’educazione che pubblicò a Berlino nel 1977: “PEDAGOGIA NERA”, una raccolta di saggi e manuali sull’educazione dei bambini. Un lungo viaggio umano e scientifico all’interno dei metodi educativi elaborati per crescere dei bravi adulti obbedienti attraverso la repressione delle loro emozioni, ignorando i loro bisogni, manipolando la loro volontà e per questo usando la violenza fisica e psicologica, l’autoritarismo in famiglia e a scuola, ovvero tutto quello che il regista Haneke ha molto ben descritto nel pluripremiato film “Il nastro bianco.”

Infanzia felice è il frutto di un lungo lavoro di ricerca, ancora in progress, che vede l’autrice impegnata in un’approfondita indagine tra libri ed interviste a genitori ed insegnanti, per capire se qualcosa sia rimasto in noi di quel metodo educativo trasmesso ai nostri avi, nonni e genitori, per capire se la pedagogia nera è ancora presente e in che forme.

“Mi è venuto spontaneo – prosegue Antonella Questa – guardare a cosa succede oggi che quei metodi di educazione sono stati banditi in famiglia e negli istituti scolastici, oggi che nelle aule non ci sono più banchi disposti rigidamente in un solo senso o cattedre rialzate, che il maestro non usa più la bacchetta sulle dita o si permette di legarti le mani dietro la schiena, che i genitori si limitano alla sculacciata ogni tanto o al classico schiaffone per il quale “non è mai morto nessuno”.

Dopo la vecchiaia, il tradimento, le dipendenze comportamentali al centro di Vecchia sarai Tu, Svergognata e Un Sacchetto d’Amore altre tematiche sociali di grande rilievo finiscono nell’obiettivo di Antonella Questa che intraprende un viaggio, anche molto divertente, all’interno della famiglia e della scuola di oggi, cercando di capire come mai quest’infanzia apparentemente tanto protetta, pare essere invece più sofferente, meno rispettata e più violenta di quella che crebbe sotto la vecchia pedagogia nera. Altri personaggi straordinari si aggiungeranno, dunque, alla “galleria” di individui che Antonella, sola in scena, propone con notevole successo proprio per la capacità di cogliere i numerosi volti dell’animo umano e delineare i contesti familiari, con il linguaggio comico e ironico che caratterizza il suo teatro.

Infanzia Felice (titolo provvisorio)

di e con Antonella Questa

coreografie e messa in scena Magali B – Cie Madeleine&Alfred

disegno luci Daniele Passeri

organizzazione generale Serena Sarbia

produzione LaQ- Prod in collaborazione con Pupi&Fresedde Teatro di Rifredi e con Festival InEquilibrio – Armunia

ufficio stampa brizzi comunicazione

http://www.antonellaquesta.it

Facebook: https://www.facebook.com/antoquesta/

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Antonella Questa, attrice di lunga esperienza nel teatro, vive e lavora in Italia ed in Francia. In TV è stata tra i protagonisti della Fattoria dei Comici di Serena Dandini (“Mmmh!” Rai2 e “B.R.A.” Rai3)

Nel 2005 fonda la Compagnia LaQ-Prod con la quale produce e interpreta spettacoli nei quali l’uso del linguaggio comico, le permette di trattare temi che non lo sono affatto. Nel 2009 con “STASERA OVULO”, scritto da Carlotta Clerici e messo in scena da Virginia Martini, affronta il tema della sterilità femminile, aggiudicandosi il Premio Calandra come Migliore Spettacolo e come Migliore Interprete. Con lo spettacolo “VECCHIA SARAI TU!” (2012), in omaggio alla vecchiaia, vince invece il Premio Calandra come Migliore Spettacolo, come Migliore Interprete e Migliore Regia e il Premio Museo Cervi- Teatri della Memoria.

Nel 2014 scrive e interpreta “SVERGOGNATA” in cui affronta il tema della schiavitù dell’immagine e desiderabilità sociale e dell’importanza dello sguardo su se stessi, mentre nel 2015 con Giuliana Musso e Marta Cuscunà crea il reading-spettacolo “WONDER WOMAN – donne denaro e superpoteri sull’indipendenza economica delle donne oggi in Italia.

Nel 2017 è la protagonista di “ALPENSTOCK”, scritto da Remi de Vos e da lei tradotto, una commedia crudele sulla paura dello straniero, dividendo il palco con Ciro Masella e Fulvio Cauteruccio, per la regia di Angelo Savelli.

Nel 2018, oltre alla tournée dei propri spettacoli, sarà impegnata a Roma e a Milano nella nuova commedia di Francesco Brandi “ PRESTAZIONE OCCASIONALE”, in scena con Massimo Brizi, Federico Vanni e Corrado Giannetti.