Arrestato a Napoli “Il re delle truffe”
Ricercato da Polizia e Carabinieri di Livorno è stato rintracciato nel capoluogo partenopeo dopo la latitanza in Messico.
È stato fermato nelle vicinanze della centralissima via Toledo dai motociclisti della Squadra “Falchi” della Polizia di Stato di Napoli “l’avvocato Molinaro”, alias di Luigi Pecoraro 58 anni, pregiudicato partenopeo che nel novembre 2015, insieme ai componenti della sua banda, aveva messo a segno in diverse province italiane, tra cui Livorno, almeno 18 truffe ai danni di persone con la tecnica del “falso avvocato/falso carabiniere”.
Proprio dalle truffe perpetrate in questo capoluogo i poliziotti della Squadra Mobile ed i carabinieri del Nucleo Investigativo di Livorno erano giunti alla sua identificazione ed all’individuazione dei suoi complici.
Veniva avviata dagli investigatori della Questura e del Comando Provinciale dei Carabinieri labronici un’articolata indagine, coordinata dalla Procura di Livorno (P.M. dottoressa Antonella Tenerani), nei confronti di un sodalizio, composto da persone di origine campana, dediti alle truffe. Questo il “modus operandi”: un truffatore, spacciandosi per avvocato, contatta telefonicamente le vittime, sempre persone anziane, raccontando che uno dei loro figli o nipoti è stato fermato dai carabinieri, in quanto rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, e che ha urgente bisogno di denaro, perché sprovvisto di copertura assicurativa; l’interlocutore, precisa che i soldi devono essere consegnati ad un suo incaricato, complice del telefonista, che regolarmente si presenta in casa delle vittime, subito dopo la chiamata, e si fa consegnare, monili in oro, denaro contante e ogni oggetto di valore.
La scelta delle vittime è sempre il risultato di una sorta di selezione fatta preventivamente attraverso una brevissima telefonata, finalizzata a comprendere se l’interlocutore sia o meno una persona sufficientemente anziana.
In questo ambito, nel novembre del 2015 viene arrestato congiuntamente da Polizia e Carabinieri a Lucca, nella flagranza Luigi Pecoraro, il quale nell’occasione aveva commesso due truffe ad altrettanti anziani. L’uomo viene trovato in possesso della somma di 2.800 euro, in contanti, poco prima sottratti alla vittima. L’uomo affermò alle vittime designate di essere in contatto, per conto della compagnia di assicurazione, con un sedicente maresciallo dei carabinieri che aveva in custodia in caserma il figlio della vittima, reo di aver provocato un grave incidente stradale. Pecoraro, inoltre, dopo una perquisizione viene trovato in possesso di ulteriori 2.700 euro, in banconote da 100 euro, frutto della truffa consumata dall’indagato il pomeriggio del 24 novembre in Livorno.
Il 23 aprile 2016, in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Livorno, su richiesta della locale Procura, Polizia e Carabinieri arrestarono altri 5 complici del Pecoraro.
Per tutti l’accusa era di associazione per delinquere finalizzata alle truffe aggravate. Di Pecoraro poi se ne sono perse le tracce. Dopo un periodo di detenzione, tornato in libertà, si fece uccel di bosco, le successive indagini lo localizzarono in Messico fino a quando non ha incontrato i Falchi in via Toledo a Napoli.