Aree pubbliche 23 Aprile 2018

BL: ” Ospedale, avanti e indietro come nel gioco dell’oca”

“Ormai è palese ed evidente il tentativo “diffuso” da parte della Regione e dell’ASL di condizionare il “dibattito” sull’ ospedale a Livorno perseguendo la logica di delocalizzarlo rispetto all’attuale ubicazione.
La netta bocciatura dell’ipotesi del progetto presentato dal Comune di Livorno non convince perché, ancora una volta, si preferisce la modalità verticistica, escludendo soluzioni aperte alla partecipazione e al confronto pubblico.

D’altra parte Comune da una parte, Regione e ASL dall’altra, continuano a recitare un soggetto secondo un copione portato avanti dal 2014: ognuno per sé e secondo una funzionale contrapposizione “ideologica”. Ogni volta sembra di assistere al gioco dell’oca: passi avanti e indietro, all’infinito.

Poche settimane fa le parole di Rossi e della Saccardi sembravano condite dalla buona volontà di accettare soluzioni diverse da quelle da loro auspicate e di trovare un percorso condiviso con il Comune.

Oggi, attraverso le colonne del Tirreno, il direttore generale dell’ASL mostra chiusure e rigidità rispetto all’ipotesi del progetto presentato da Nogarin, sottolineando che l’ospedale non sia a norma ma in deroga grazie al progetto del nuovo ospedale di Montenero depositato in Regione. E di fatto, ancora oggi, non è stato disdetto in modo “ufficiale” l’accordo che prevedeva il nuovo ospedale a Montenero Basso, malgrado poco tempo fa sia stata comunicata, finalmente, l’intenzione di farlo. Una cosa che andava fatta già nel 2014, quando doveva seriamente cominciare la discussione sul come e dove fare il nuovo ospedale a Livorno. Invece si è preferito “giocare” a farsi la guerra, con tattiche e strategie che hanno colpevolmente messo in mezzo i livornesi e la loro salute. Sono passati altri 4 anni e il già fatiscente ospedale di Livorno adesso non può che essere peggiorato.

Da anni sosteniamo la necessità di aprire il dibattito alla città e di farlo uscire dalle “segrete stanze”. Anche in questo Nogarin non ha voluto (o non c’è riuscito) differenziarsi dal suo predecessore. E il sospetto sempre più forte è che sia stato scelto di arrivare a fine mandato per non decidere nulla, lasciando poi il pesante fardello ai successori.

Inoltre la mancanza di trasparenza e di sufficiente apertura indeboliscono le parole e i giudizi espressi dal direttore generale dell’ASL per dimostrare l’impraticabilità di progetti e di possibili soluzioni, al di là del loro stesso merito.

Tornando al piano propositivo il progetto presentato nei giorni scorsi dal consigliere di opposizione Marco Cannito (che in parte riprende idee e soluzioni prospettate e condivise già nel 2009 e nel 2010 da un ampio fronte di soggetti e movimenti coinvolti durante la lunga stagione precedente il referendum sul nuovo ospedale) rappresenta una buona opportunità per aprire un serio e reale dibattito cittadino.

Si tratta della programmazione di un Bene Comune per eccellenza, il Presidio Ospedaliero della nostra città, e non può proseguire obbligandoci al ruolo di spettatori passivi. Come Buongiorno Livorno continuiamo a chiedere un confronto pubblico con i cittadini e i lavoratori a riguardo, necessario e fondamentale per creare un polo sanitario efficente e basato su scelte fatte in funzione delle persone”.

Stefano Romboli, Direttivo Buongiorno Livorno