Cronaca 1 Giugno 2018

Casa Popolare, “Muffa per muffa rimaniamo qui, ce n’è meno”

La Lega denuncia un’assegnazione da parte di Casalp di un mini appartamento in condizioni indegne

“Là dove non arriva la lunga e sapiente mano degli occupatori seriali di quel noto assessorato-ombra che a Livorno gioca da padrone con la connivenza di alcune istituzioni, le situazioni di bisogno che vogliono mantenersi nell’ambito della legalità si trovano a doversi scontrare con la disumanità burocratica.

In Via Giuseppe Garibaldi – Zona “La Guglia”, una famiglia livornese di 3 persone vive, da tempo, in una fatiscente casa popolare di 26 mq, come si può vedere anche nel video sottostante

Già se pensiamo che, per legge, le superfici minime abitabili sono 14mq ad abitante, chiamare “casa” certi spazi è come chiamare “lavoro” un impiego a 2,40€ l’ora. Situazioni grottesche e drammatiche che, in piena crisi abitativa, diventano triste quotidianità calpestando la dignità umana.

Ma la famiglia di cui stiamo parlando ha provato a migliorare la propria situazione ed ha fatto il tragico errore di chiedere un appartamento più adeguato.

Tra frasi gentili come “non vi possiamo mica dare una villa” e “c’è chi in appartamenti così piccoli ci ha vissuto 44anni“, alla famigliola livornese, composta da 3 adulti (padre, madre e figlio) è stato concesso un nuovo appartamento al piano terra del medesimo fabbricato, più grande del precedente: stavolta di 32mq. Da non credere.

La “mezza-festa”, però, è durata ben poco visto che la nuova casa è ancora più piena di muffa rispetto alla precedente ed in precarie condizioni igieniche.

Beffata dalla “sorte”, la famigliola si è trovata, quindi, a cercar di rifiutare l’assegnazione per mantenere la precedente abitazione. Tra due appartamenti di dimensioni comunque assolutamente inadeguate, meglio quello ancor più piccolo ma leggermente più salubre.

Il disperato capofamiglia livornese ci ha peraltro segnalato, oltre a frequenti atti vandalici, episodi di degrado e furtarelli, che entrambi gli immobili sono sprovvisti di riscaldamento e, nei periodi invernali, la camera del “nuovo” appartamento al pian terreno non supera i 5 gradi, costringendo gli inquilini a doversi spesso ‘rifugiare’ nel vecchio immobile onde evitare il drastico calo delle temperature. Ma l’apoteosi si è raggiunta quando l’appartamento (vuoto) di fronte al loro, più grande e con più stanze, una domenica è stato occupato abusivamente da una famiglia di stranieri con un disabile italiano (così vien detto) al seguito.

La loro situazione ora appare irreversibile, nessuno parrebbe intenzionato a riqualificare l’ammuffito immobile sostitutivo, che dicono sia già stato ristrutturato prima dell’assegnazione (abbiamo visto l’immobile e ci domandiamo come si possa parlare di ristrutturazione), e nessuno pare abbia nemmeno voglia di concedere un immobile più adatto ad una famiglia di 3 persone.

Una situazione tra tante, in cui il cittadino italiano onesto è costretto a chiedere di intervenire su ciò che è più ovvio, mentre a soli 5 metri da casa sua regna il solito far west delle occupazioni abusive operate spesso da gente che magari non dovrebbe neppure essere in Italia.

Come se le beffe non bastassero, adesso il Comune pare aver intimato alla medesima famiglia di lasciare l’appartamento più piccolo, in cui la famiglia è tornata a vivere per le migliori condizioni per quanto riguarda le muffe. La cosa incredibile è che per il Comune l’ormai avviato procedimento di assegnazione sarebbe irrevocabile è prioritario rispetto al sostanziale diritto alla salute degli inquilini: ancora una volta la fissazione formalista e burocratica della Pubblica Amministrazione calpesta, senza remora alcuna, il bene dei cittadini.

Ci auguriamo che il nuovo Assessore al sociale Leonardo Apolloni sappia far meglio del precedente e risolvere questo fin troppo frequente delirio abitativo, sapendo ricollocare quei 200 immobili popolari sfitti che in consiglio comunale sono stati più volte segnalati da più parti, in primis dal Consigliere Elisa Amato. Anche sul caso specifico di via Garibaldi che abbiamo voluto oggi evidenziare terremo gli occhi aperti e chiediamo un celere intervento del nuovo Assessore: deve finire l’ormai lungo periodo in cui i diritti dei livornesi sono stati, e sono, calpestati. Il Movimento Giovani Toscani, espressione della Lega, vigila e continuerà a vigilare”.

Lega per Salvini Premier 

Movimento Giovani Toscani Livorno

Lorenzo Gasperini

Luca Tacchi