Ambiente 28 Novembre 2018

Berti (M5S) al Ministero per la messa in sicurezza del territorio di Livorno e Rosignano

francesco berti m5sFrancesco Berti (M5S): “Si è svolto a Roma, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, un incontro tra il Capo della Segreteria del Ministro Costa, Fulvio Mamone Capria, il Capo della Segreteria Tecnica Tullio Berlenghi, il deputato Francesco Berti ed i Consiglieri Comunali Mario Settino e Francesco Serretti.

L’incontro è stato finalizzato a far conoscere la realtà dei territori di Livorno e di Rosignano Marittimo ai due Capi Segreteria, i quali si sono resi disponibili ad intervenire per fare chiarezza su alcune situazioni, in particolare sui presunti illeciti ambientali della Solvay resi noti da una Commissione parlamentare d’inchiesta nella scorsa Legislatura.

La realtà di Rosignano, che i due consiglieri hanno portato oggi sul tavolo del Ministero dell’Ambiente, parla di contaminazione dei terreni e delle acque con arsenico, mercurio ed altre sostanze chimiche.

La richiesta dei presenti, in particolare del Deputato Berti, è stata di vigilare sull’operato di ARPAT e di controllare la validità dei rilievi effettuati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana negli ultimi anni.

Berti (M5S): “È urgente e quanto mai necessario procedere con la pianificazione e lo svolgimento di un’indagine epidemiologica accurata sulla popolazione di Rosignano-Solvay e dintorni.

Non dimentichiamo che la Solvay solo qualche anno fa, davanti ad un giudice, nell’ambito di alcune indagini preliminari, ha patteggiato per un totale di 6,7 milioni di euro di investimenti in bonifiche ambientali per aver inquinato la zona di Rosignano con fanghi velenosi”.

Secondo i Consiglieri, il risultato dell’incontro odierno sembra essere la proposta di un approfondimento sulla situazione di Rosignano e dei siti in Toscana e nella Val di Cecina in cui la Solvay ha un impatto profondo e spesso drammatico.

È necessario, secondo il loro parere, ragionare sulle opere di risanamento, bonifica e sostenibilità dello stabilimento, perché le azioni della multinazionale potrebbero generare impatti positivi sia in termini economici che occupazionali.

“La Solvay è a Rosignano soprattutto perché da molti anni trova benefici nello sfruttamento delle risorse del territorio, pagando per il salgemma puro della Val di Cecina 0,88 centesimi al mc all’anno e 0 euro per le acque dolci dei bacini acquiferi dei fiumi Fine e Cecina.

Chiediamo solo che l’azienda smetta di scaricare in mare materiale inquinante e che si impegni a bonificare il territorio e a creare lavoro.

La nuova frontiera del cambiamento della quale abbiamo parlato oggi è che l’industria cerchi al massimo la via della sostenibilità ambientale” afferma il deputato del Movimento 5 Stelle.

Infine un altro argomento che è stato toccato durante l’incontro odierno è quello della messa in sicurezza del territorio di Livorno, che dal tragico evento dell’alluvione del settembre 2017 ancora non riesce a risollevarsi del tutto: “è più di un anno purtroppo che la mia città soffre le conseguenze di quella catastrofe.

Da quando sono entrato in Parlamento la mia priorità è sempre stata quella di lavorare per trovare giustizia per tutte le vittime di quella notte.

Oggi abbiamo parlato di prevenzione perché solo così possiamo dimostrare davvero la nostra vicinanza ai cittadini, facendo in modo che nessuno debba più piangere dei morti” conclude Francesco Berti.