Cronaca 11 Ottobre 2019

La Congregazione Vallombrosana diserta l’incontro col Comune sul Centro Disabili di Montenero

L'assessore al sociale Raspanti: "Rassicurazioni insufficienti"

Incontro in Comune per il centro disabili di Montenero, il rappresentante della Congregazione Vallombrosana non si è presentato

Livorno, 11 ottobre 2019 – L’assessore al Sociale Andrea Raspanti aveva fissato per questa mattina un incontro con la Congregazione Vallombrosana di Montenero, per avere notizie rispetto al centro per disabili “Monteroso”, la cui chiusura rappresenta un grave problema, sia per le famiglie (composte per lo più da persone anziane), che per il personale che perderebbe il posto.

Purtroppo della Congregazione nessuno si è presentato all’appuntamento.

Questa la dichiarazione dell’assessore Andrea Raspanti dopo il mancato incontro.

“L’Amministrazione ha seguito fin dai primi giorni dell’insediamento della nuova Giunta la vicenda della chiusura, da parte della Congregazione Vallombrosana, del centro di aggregazione per disabili, detto il Monteroso, che aveva sede presso l’Istituto femminile Madonna di Montenero.

Pur trattandosi di un servizio privato, il centro costituiva infatti un importante punto di riferimento per alcune famiglie in difficoltà. Insieme all’Assessore Simoncini abbiamo a più riprese incontrato i frequentatori del centro e i loro cari, assumendo l’impegno di contattare la proprietà per capire quali fossero le sue intenzioni.

Nel mese di luglio mi sono confrontato personalmente col Priore, don Luca Giustarini, che mi ha rassicurato sulla volontà della Congregazione di riprendere le attività del centro all’interno dell’ex scuola dell’infanzia Salvo D’Acquisto, avviando le pratiche per un formale accreditamento come centro diurno.

Ho messo a disposizione dei tecnici incaricati dalla proprietà gli uffici comunali competenti in caso si rendessero necessarie informazioni o consulenze, chiedendo di essere aggiornato sui tempi della riapertura.

Avendo appreso dalle famiglie che, a tre mesi dalla chiusura, la Congregazione non aveva loro reso noto niente relativamente al futuro e avendo verificato presso il SUAP che l’iter di accreditamento non era ancora stato avviato, ho ritenuto di convocare ufficialmente la proprietà alla presenza di un rappresentate dei genitori.

L’incontro era in programma per stamani, ma né il Priore né i tecnici si sono presentati. Ho preso contatti telefonici con la Congregazione protestando per questo atteggiamento. Mi è stato riferito che i lavori nella nuova sede si sono conclusi alcuni giorni fa e che, a breve, sarà avviato il percorso per l’accreditamento. Alla luce di quanto accaduto in questi mesi, trovo le rassicurazioni fornite insufficienti. Chiedo alla Congregazione che sia fatta chiarezza e che le famiglie coinvolte, composte per la maggior parte da disabili adulti e dai loro genitori anziani, possano essere sottratte allo stato di incertezza e preoccupazione in cui vivono da mesi”