Politica 7 Dicembre 2019

Manfredi Potenti sulla Z.E.S: “Accettata una riformulazione vaga e minimalista”

Livorno 7 dicembre 2019 – Manfredi Potenti, in merito alla notizia di ieri secondo la quale il Governo avrebbe espresso parere contrario ad un ordine del giorno al Decreto Fiscale a firma Andrea Romano (PD) e volta ad impegnare l’ esecutivo ad adottare iniziative di carattere normativo per includere Livorno tra le Zone Economiche Speciali:

“La città di Livorno, ancora una volta, è stata lasciata ultima ruota del carro da parte del Governo.

Il Governo ha espresso parere contrario ad un ordine del giorno al Decreto Fiscale a firma Andrea Romano (PD) e volta ad impegnare l’ esecutivo ad adottare iniziative di carattere normativo per includere Livorno tra le Zone Economiche Speciali.

Di certo una boccata d’ ossigeno per il territorio.

Ma, le evidenti diversità di interessi del Governo, hanno fatti sì che il deputato On. Romano appartenente alla coalizione che sorregge l’esecutivo, abbia tuttavia accettato una riformulazione molto vaga e minimalista con il quale il Governo tenta di salvare la faccia di fronte all’ ennesima brutta figura a cui è andato incontro.

Non possiamo accettare questo mezzo risultato, non crediamo agli impegni presi da questo Governo che sta dimostrando, dai contenuti della manovra fiscale, ben diversi intenti rispetto alle promesse fatte e, di certo, non quello di rilanciare l’ area livornese!”

Nota della redazione: Qui di seguito inseriamo il resoconto stenografico dell’Assemblea – Seduta n. 273 di venerdì 6 dicembre 2019

Sull’ordine del giorno n. 9/2220-AR/5 Andrea Romano c’è parere contrario. Ha chiesto di parlare il collega Romano. Ne ha facoltà.

ANDREA ROMANO: “..(omissis)…..Presidente, e, per tramite suo, sottosegretario Baretta, non posso nascondere una fortissima preoccupazione che rivolgo al Governo, che noi naturalmente sosteniamo con il massimo impegno e con la massima responsabilità, ovvero la preoccupazione che, ove il parere del Governo rimanesse negativo su questo ordine del giorno, saremmo davanti al rischio di un grave passo indietro; un grave passo indietro rispetto agli impegni già assunti da Governi precedenti e anche un passo indietro, che naturalmente vogliamo evitare e lavoriamo per evitare, rispetto alla necessità di sostenere in ogni modo la ripresa economica e produttiva dell’area costiera livornese, e dunque di tutta la regione Toscana. Per questi motivi, chiedo al Governo di riconsiderare il parere e, in subordine, di accantonare l’ordine del giorno, affinché il sottosegretario Baretta e il sottosegretario Villarosa facciano le opportune verifiche e, tenendo anche conto del fatto che abbiamo più di 200 ordini del giorno, valutino l’opportunità di riformulare l’ordine del giorno secondo quanto opportuno.

PRESIDENTE DELLA CAMERA (SPADONI). Ha chiesto di parlare il Sottosegretario Baretta. Ne ha facoltà.

PIER PAOLO BARETTA, Sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze. Come lei sa, l’introduzione delle ZES nelle zone diverse dalle aree meridionali è un problema molto discusso, tant’è che anche nell’ultima situazione nella quale il Ministro del Mezzogiorno ha prospettato una possibilità per la zona di Chioggia non si tratta di una ZES, ma di una zona particolare. Ora, la proposta che le posso fare è questa, tenendo conto del problema: mettere “valutare l’opportunità” e togliere il riferimento specifico al territorio. Nella parte iniziale c’è, nel senso che adottare un ordine del giorno su un singolo territorio, mentre, invece, si potrebbe dire “valutare l’opportunità di adottare ogni opportuna iniziativa volta a includere tra le zone economiche speciali quelle che ricadono all’interno delle aree complesse”. Peraltro, nella parte precedente, quella nella quale ci sono le motivazioni, è esplicitato l’aspetto del territorio.

PRESIDENTE. Il collega Romano accetta la riformulazione? L’accetta, d’accordo.

(omissis)

PRESIDENTE. Collega, mi scusi, c’è stata una riformulazione: è stato accettato, quindi non ci sarà un voto sull’ordine del giorno Romano, perché adesso, con la riformulazione, ovviamente, non ci sarà un voto, perché il parere è favorevole, quindi non c’è dichiarazione di voto.