Aree pubbliche 23 Gennaio 2020

“A Livorno non tutte le strade portano a Quercianella”, Marchetti (FI) sulla viabilità interrotta di Castellaccio

Quercianella (Livorno) 23 gennaio 2020 – «A Livorno non tutte le strade portano a Quercianella. Non lo fa più ad esempio la via per Castellaccio, che dal 24 novembre scorso è chiusa proprio in quella direzione in attesa che la Regione faccia sapere almeno l’ammontare del finanziamento destinato al ripristino dell’opera. Frattanto studenti, cittadini, massaie dirette anche semplicemente a far la spesa sono costretti al giropesca da Montenero. Vabbè che una puntatina al santuario può sempre giovare, ma i tempi di Pd e sinistra certo mal si conciliano con la buona vita dei cittadini amministrati»: a scriverlo in una nota è Forza Italia, con il Capogruppo in Consiglio regionale della Toscana Maurizio Marchetti e la Coordinatrice provinciale degli azzurri a Livorno Chiara Tenerini.

«Le persone sono oggi costrette a far dei giri davvero fantasiosi – osservano Marchetti e Tenerini – per scansare il chilometro di strada chiusa dal Romito al Castellaccio per via di una frana dal 24 novembre scorso. Sono due mesi, e ancora non si conosce la consistenza del finanziamento pur assicurato dalla Regione. Ma scherziamo? Per di più tutti sappiamo bene quanto quell’area di Livorno sia soggetta a scivolamenti sia a Montenero, sia proprio a Quercianella dove via Falcucci docet… che si aspetta a mettere il territorio in sicurezza con un progetto complessivo di tenuta idrogeologica? Pd e sinistra si diano una mossa, visto che tengono fermi i livornesi che utilizzano massicciamente quel tratto di strada provinciale 9».

Secondo Marchetti e Tenerini, il caso della via per Castellaccio è «solo una delle spie dell’approccio con cui Pd e sinistra si rivolgono al cittadino, trattato come suddito silente condannato a portare perpetuamente pazienza».

«Accade nella sanità di Rossi e Saccardi mani-di-forbice come nel trasporto pubblico locale – richiamano i vertici di Forza Italia – con il sistema portuale come nel resto della rete infrastrutturale e logistica su cui Pd e sinistra fanno muovere Livorno a passettini, uno a ogni cadenza elettorale, pianin pianino. Ma così la vita delle persone è fatta schiava del consenso politico. La gente non ci sta più. Noi non ci stiamo più da un pezzo».