Appuntamenti 29 Gennaio 2020

“I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi” in mostra gratuita al primo piano del Museo della Città

Ritorna l'accurato lavoro antologico di Luca Dal Canto. Da sabato sino al 16 febbraio al Museo della Città (primo piano) - Ingresso gratuito

Livorno, 29 gennaio 2020 – Nell’anno di Amedeo Modigliani torna anche il progetto foto(bio)grafico “I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi” ideato nel 2014 dal filmmaker Luca Dal Canto e già esposto con grande successo in varie città italiane e a Strasburgo.

Dal 1 al 16 febbraio la mostra sarà infatti allestita, con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Livorno, al primo piano della Biblioteca Comunale Bottini dell’Olio/Museo della Città come iniziativa collaterale e complementare alla mostra “Modigliani e l’avventura di Montparnasse” attualmente al Museo della Città di piazza del Luogo Pio.

L’inaugurazione della mostra si svolgerà sabato 1 febbraio alle ore 17.30 nella chiesetta del Luogo Pio – annessa al Museo – con la presentazione del volume “I luoghi di Modigliani”. La mostra sarà a ingresso gratuito e sarà possibile accedervi anche dal bookshop del Museo della Città alla fine del percorso espositivo “Modigliani e l’avventura di Montparnasse”.

Il progetto edizione 2020 è promosso dall’Associazione Culturale Franco Ferrucci – nata nel 2015 da una volontà collettiva in ricordo di Franco Ferrucci, animatore culturale, libraio, editore, per promuovere e realizzare iniziative culturali di vario tipo – in collaborazione con Momentum Galerie Paris e l’Associazione Livorno Com’Era.

IL PROGETTO E L’EDIZIONE SPECIALE 2020

L’occhio contemporaneo ma affettuoso di Luca Dal Canto restituisce con rigore documentario non solo il diario (nel senso di scansione cronologica) di un percorso artistico, quanto il mutamento (e un occhio romantico potrebbe intenderne anche la degenerazione) del panorama urbano di un secolo. […] Una storia assai coerente, anche tecnicamente, sia nel nitore impeccabile di un un bianco e nero d’altri tempi, che sembra alludere al pionierismo felice di Felix Nadar, sia nella sobrietà opaca di un colore quasi pittorico, senza mai enfatizzazioni post-scatto alla moda”. Così commenta il progetto lo storico dell’arte Giorgio Cricco nella prefazione al libro-catalogo edito da Erasmo e illustrato dalla graphic designer Enrica Mannari.

“I luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi” è composto da 47 luoghi dove Amedeo ha vissuto e lavorato, immortalati dagli scatti di Dal Canto così come sono oggi, dopo 100 anni di cambiamenti sociali e urbanistici che hanno colpito le due città.  La storia e l’opera di Amedeo Modigliani (1884-1920), figura mitica talvolta fino all’inverosimile, è fatta di bistrot, strade, palazzi, cafès, piazze, angusti studi, ambienti un tempo pieni di vita e cultura.

La mostra, a metà tra il documentarismo e il reportage, illustra come la globalizzazione abbia talvolta spazzato via la cultura per lasciar spazio a banche, istituti assicurativi e ristoranti; altre volte, invece, a degrado, abbandono o – esattamente all’opposto – a politiche turistiche che hanno avuto solamente il “demerito” di appiattire l’atmosfera di un luogo un tempo unico.

A ogni fotografia è inoltre legato un racconto tratto dalla vita dell’artista. Episodi che ne delineano la tragica, geniale esistenza e che lo raccontano soprattutto da un punto di vista umano, cercando di fare luce sulle molte leggende che negli anni sono state tramandate. Con questo viaggio fotografico si delinea il carattere di un grande artista e di un uomo che, come tutti noi, aveva dei sogni, delle speranze, ma anche molte paure e insicurezze. Un uomo che ha sofferto e a cui il destino ha riservato una fine tragica e prematura.

Per l’edizione 2020 ci saranno importanti novità, a cominciare da 5 nuovi luoghi (e 5 racconti)  tra Livorno e Parigi e 6 nuove fotografie. Inoltre l’esposizione diventa multimediale con la possibilità di interagire, attraverso uno smartphone e dei QRCODES, con i pannelli e consultare materiale extra, come ascoltare una colonna sonora perfetta per godersi la visita e la lettura dei racconti ambientati tra Livorno e Parigi e vedere come quello stesso luogo appariva un secolo fa (in collaborazione con l’associazione Livorno Com’Era). 

ALTRI EVENTI

La nuova avventura del progetto, che di fatto conclude un ciclo,  prevede per il 2020 altre mostre in Italia e all’estero, tra cui la mostra-evento di Parigi (prevista in primavera) con la collaborazione di Momentum Galerie e un’esposizione in autunno al Liceo Artistico Modigliani, uno dei pochi a portare il nome del grande livornese, di Giussano (Monza-Brianza). Sono inoltre in fase di organizzazione altre due mostre, a Firenze e a Marsiglia.

L’AUTORE

Luca Dal Canto è nato a Livorno nel 1981 ed è filmmaker, fotografo e regista in ambito pubblicitario e cinematografico. Tra i suoi lavori più conosciuti ci sono i cortometraggi “Il cappotto di lana”, uno dei film brevi italiani più premiati nel 2013, e “Due giorni d’estate”, presentato fuori concorso al 67°Festival di Cannes e distributito in tre continenti. I suoi lavori hanno ottenuto complessivamente oltre 100 selezioni e 22 premi in festival nazionali e internazionali.

Collabora inoltre come aiuto regia con importanti registi italiani tra cui Enrico Oldoini (”Il giudice Mastrangelo”, “I mostri oggi”), Daniele Luchetti, Sergio Rubini (”Colpo d’occhio”), Francesca Archibugi (”Romanzo Famigliare”), Matteo Oleotto (”Volevo fare la rockstar”), Fausto Brizzi (”Forever Young”) e Claudio Noce (”1994”, “Non uccidere 2”, “Padre nostro”).

Da sabato 1 fino a domenica 16 febbraio 2020 – Biblioteca Comunale Bottini dell’Olio (primo piano) – Museo della Città