Cronaca 16 Marzo 2020

Fa scuola guida alla figlia durante l’emergenza coronavirus, “graziate” nell’immediatezza ora rischiano la denuncia d’ufficio

Livorno 16 marzo 2020 – Nella giornata di ieri (domenica 15 marzo) un cittadino livornese  riprendeva da casa sua l’auto della polizia che passava in via Palestro.

Il mezzo delle forze dell’ordine con l’autoparlante invitava la popolazione a stare in casa e a seguire le regole per l’emergenza coronavirus e ad un tratto il cittadino ha ripreso con il cellulare  una scena surreale.

La volante della polizia ferma un’auto con a bordo madre e figlia, una donna e gli agenti scendono dai mezzi e tra l’incredulità degli agenti, la donna si giustifica dicendo di fare scuola guida alla figlia.

Dopo un momento di stupore da parte delle forze dell’ordine, giunge la brontolata degli agenti che poi risalgono in macchina e se ne vanno via.

Il video diventato virale su internet e sui social ha suscitato molte polemiche, alcune delle quali ricevute anche alla nostra redazione.

I cittadini dal video vedono la polizia che in pratica ha “graziato” due persone che al tempo dell’emergenza coronavirus facevano delle cose che secondo loro non si possono fare e si domandano come mai non siano state prese loro le generalità.

Uno dei vari commenti ricevuti: “Noi stiamo a casa e le persone posso fare impunite quello che vogliono, non è un buon segnale in questo momento”

Il commissario capo della Squadra Volante dell’Ufficio prevenzione  generale e soccorso pubblico della Polizia di Stato Claudio Cappelli da noi intervistato ci ha confermato l’episodio spiegandolo però in modo più dettagliato.

“La pattuglia mentre stava svolgendo il servizio di ordine pubblico nell’avvisare la popolazione al riguardo delle norme da rispettare per l’emergenza del coronavirus era stata chiamata ad intervenire urgentemente in altro luogo della città per un assembramento di persone.

In quel frangente hanno fermato l’auto come si vede dal video ed hanno redarguito la signora che ha ammesso di fare scuola guida.

Dovendo valutare la priorità della chiamata di intervento ricevuta o fermarsi a prendere le generalità di madre e figlia, gli agenti (nel loro potere) hanno deciso di recarsi sull’altro intervento che aveva una priorità più alta”.

Il Commissario Capo Claudio Cappelli però continua: “La signora e la figlia sul momento sono state graziate dagli agenti per un’esigenza più urgente, ma questo non toglie che le due persone che hanno dichiarato di essere fuori casa per fare scuola guida (quindi per futili motivi) vengano denunciate d’ufficio.

Quindi, ci tiene a ribadire Il Commissario Cappelli “graziate nell’immediatezza ma si può procedere d’ufficio”.

Ai cittadini indignati che ci hanno segnalato il caso possiamo dire che la donna e la figlia se pensavano di averla “fatta franca” non dormiranno sogni tranquilli sapendo di poter ricevere una denuncia d’ufficio nei prossimi gorni

Nella foto (un frame del video ricevuto)  la donna che in via Palestro spiega l’accaduto agli agenti

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