Aree pubbliche 15 Maggio 2020

Terme del corallo e fondi FAI, bisogna individuare un’area più precisa della struttura per avere il finanziamento

Le Terme del Corallo illuminate per Amedeo Modigliani

Le Terme del Corallo illuminate per Amedeo Modigliani

Livorno 15 maggio 2020 – Terme del Corallo e finanziamenti FAI, Silvia Menicagli presidente dell’associazione Terme del Corallo onlus:

Al momento la nostra associazione “Terme del Corallo” onlus non si è pronunciata in merito alla nuova Campagna dei luoghi del cuore indetta dal FAI. memore della esperienza del 2014 che ci vide arrivare settimi in classifica nazionale con oltre 32 mila firme raccolte.

Un impegno enorme al tempo, che vide molti nostri sostenitori in campo anche in altre città d’Italia a rappresentarci

Creammo una rete di volontari che divulgava il problema delle Terme e che dette un ottimo risultato sia sul fronte della conoscenza delle Terme tra le persone, che della visibilità tramite il FAI a livello mediatico.

La delegazione che a campagna finita venne a Livorno a visionare il bene dichiarò che anche i 50.000 euro del finanziamento maggiore non sarebbero stati sufficienti per una struttura come le Terme del Corallo poiché la politica del FAI è quella di dare compiutezza di recupero del bene finanziato per la fruibilità al pubblico.

Si evince che se non si finalizza la campagna ad un determinato settore delle Terme, il bene in toto non verrà preso in considerazione per un recupero, a meno che non colga l’interesse di privati, pertanto i nostri sforzi potrebbero essere vani.

Dal momento che la campagna del FAI si concluderà il 15 dicembre, esorto i nostri lettori a proporre anche loro cosa di tutto il complesso termale penserebbero di voler vedere recuperato a monte di un finanziamento di tale entità.

Noi ci stiamo lavorando e dal momento che il progetto inerente al recupero della “Sala della Mescita” era risultato vincitore del Bando per le periferie degradate del 2016 ma che a fronte dell’emergenza economica provocata dalla pandemia non sappiamo quando e se sarà finanziabile, potremmo proporre il padiglione del “Curator aquarum” ossia gli ex studi medici oggetto di recente restauro del tetto, anche se la sua ristrutturazione comporta costi che pure in questo caso sono ben superiori ai 50.000 euro.

Quest’anno il censimento si arricchisce di una classifica speciale dedicata ai “Luoghi storici della salute”, beni architettonici che hanno radici profonde nel nostro passato, in questa finestra forse il nostro stabilimento termale delle “Acque della Salute” potrebbe avere molta più considerazione anche sul piano economico di sostegno.

Se la città vorrà contribuire al recupero del nostro monumento abbandonato, gettando “il cuore oltre l’ostacolo”, noi vi assisteremo e vi affiancheremo con tutte le nostre forze, perché “Terme del Corallo” onlus è per questo che è nata e fonda il suo statuto”.

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