Cecina 12 Giugno 2020

Tenerini – Amato (FI): “Decreto scuola, scontenta tutti. Siamo assolutamente contrari”

scuolaCecina (Livorno), 12 giugno 2020 – Chiara Tenerini coordinatore provinciale Livorno – Forza Italia: “Giovedì scorso, insieme al Coordinatore del Comune di Livorno, Elisa Amato, abbiamo organizzato una video conferenza con l’On. Maristella Gelmini e l’On. Stefano Mugnai, coordinatore regionale di FI, per approfondire le tematiche del comparto scuola, anche in previsione del decreto che il Governo stava per varare e che è stato approvato ieri.

Durante il confronto sono emerse le innumerevoli carenze ed errori, che questo governo ha collezionato nella gestione della crisi, senza un briciolo di pianificazione e lungimiranza. Limitandosi a tamponare in maniera improvvisata le falle enormi di un sistema scolastico oramai alla deriva.

L’inadeguatezza della Ministra Azzolina, è sotto gli occhi di tutti, diventando l’emblema dell’incapacità di un Governo che oggi approva un “decreto scuola” che scontenta tutti e che vede l’assoluta contrarietà da parte di Forza Italia.

 

Un Provvedimento che non dà le risposte di cui la scuola, aveva bisogno, ma che assomiglia più ad una ordinanza ministeriale che ad una legge. Un Decreto nel quale non si afferma nessuna norma emergenziale, che invece era opportuna e necessaria, limitandosi a disposizioni ordinamentali.

Tra l’altro inopportune come i criteri di accesso al TFA per gli insegnanti di sostegno, che vanno a danno dei giovani docenti neolaureati. L’occasione per rimodernare il sistema scolastico, a cominciare dall’edilizia scolastica e dalla informatizzazione 4.0, è cascata nel vuoto; senza la possibilità per le opposizioni di far valere il proprio contributo.

Un atto di un Governo traballante, varato arrogantemente, in completa autonomia senza un confronto serio e programmatico con tutte le forze parlamentari, che sarebbe stato opportuno e democraticamente necessario, in special modo in questo momento. Ci saremmo aspettati una équipe di esperti per promuovere dei piani di formazione per docenti, alunni e genitori; una maggiore snellezza delle procedure per gli interventi urgenti di edilizia scolastica, perché il prossimo anno scolastico è già alle porte, con delle regole nuove…“MA NON ANCORA SCRITTE!”.

Sindaci e dirigenti scolastici saranno sicuramente i capri espiatori di questa immobilità del Governo, se il Governo stesso non promuoverà immediatamente un’accelerazione e una semplificazione nella messa a disposizione dei fondi.

Insomma la scuola per questo governo non è in emergenza. Per Forza Italia invece lo è, eccome!

Il lockdown ha di fatto escluso dalla scuola oltre un milione di studenti che per ragioni soggettive e oggettive non sono stati in grado di seguire lezioni online. Un importante campanello di allarme per tutto il sistema però, malgrado tutto, anche una opportunità irripetibile di ripensare a tutto il sistema; in particolar modo quello scolastico.

Un’altra grande occasione persa, con questo Decreto, per dare una svolta vera alla nostra scuola e alla nostra società, che ha sempre più bisogno di cultura e formazione, anche e soprattutto a seguito di questa esperienza pandemica, che ci ha inevitabilmente trasformato nel profondo.

Tutto sta cambiando, dal mondo dell’impresa a quello del lavoro. E’ impensabile e inaccettabile che il futuro mondo della scuola possa rimanere quello che abbiamo lasciato l’8 marzo scorso. Nel post Covid-19 dobbiamo rimetterci in pari per affrontare con modelli più flessibili la ripresa delle lezioni. E per farlo, occorrono misure straordinarie da realizzare con finanziamenti certi e in brevissimo tempo.

Forza Italia ha denunciato in Parlamento tutti gli errori commessi dal Governo e dalla Ministra Azzolina proponendo, contestualmente, interventi concreti che però sono rimasti lettera morta, perché ignorati arrogantemente da questo Governo. Il timore che arriveremo in ritardo per l’ennesima volta è davvero concreto e, purtroppo, la scuola resterà “chiusa” ancora nel suo passato. L’anno scolastico sta per terminare, ma è la scuola Italiana che sembra davvero finita in un tunnel senza uscita… Un pegno che pagheranno a caro prezzo tutti gli studenti italiani.”