Livorno 15 luglio 2020 – L’M5S Livorno e il Gruppo consiliare M5S ringraziano Marco Leone e riepilogano tutto il lavoro che ha svolto per la Fondazione Goldoni in 5 anni di Amministrazione 5 Stelle.
“I nostri obiettivi nella gestione della Fondazione Goldoni sono stati sin da subito:
rompere l’isolamento;
far ritrovare al teatro un vero rapporto con la città;
rivedere la modalità di programmazione;
creare una rete più solida a livello nazionale e una identità riconoscibile a livello internazionale.
Ma la situazione che abbiamo trovato a livello patrimoniale ed economico era talmente compromessa da suggerire il commissariamento:
fondo di garanzia e dotazione azzerato; patrimonio netto negativo (-134.781 €); forte indebitamento coi fornitori (1 mil di €); alti oneri bancari e interessi pasivi; tagli rilevanti delle erogazioni del Comune e degli altri Enti pubblici; forte diminuzione delle erogazioni derivanti da Soci; ritardi nell’erogazione dei contributi anche da parte degli Enti (Regione e Ministero).
A questo aggiungiamo che:
la stragrande maggioranza dei servizi e dei compiti, dalle manutenzioni alla biglietteria fino all’intera programmazione dei cartelloni, era interamente appaltata a soggetti e a ditte esterne.
Non parliamo poi del livello di gradimento e del sentimento estremamente negativo che i cittadini esprimevano nei confronti di un Teatro che di fatto si era completamente allontanato dal proprio ruolo e dalla propria missione.
Oggi il patrimonio è passato da segno negativo a segno positivo e i bilanci economici registrano solo pareggi:
risultato ottenuto attraverso una diversa gestione economica; una diversa gestione del personale con una piena internalizzazione di quasi tutti i servizi prima in appalto esterno; risparmi; acquisizione di opere d’arte e, soprattutto, un ritrovato rapporto di fiducia e affetto con la città che si è tradotto in maggiori entrate.
Dal 2014 al 2018 abbiamo registrato quasi 1 milione di euro in più di ricavi da gestione: biglietti; abbonamenti; concessioni e affitti.
In cinque anni maggiore attività: da 90 a 160 sipari l’anno e un aumento consistente di spettatori: da 30.000 a 50.000 spettatori. Anche l’indebitamento con i fornitori al 2018 era già diminuito del 50%.
E’ stata adottata una nuova politica di accesso al Teatro con tariffe di affitto e biglietti più popolari, un Protocollo d’intesa con tutte le scuole di Livorno, il teatro fuori dal teatro con Open e Scenari di Quartiere per andare incontro alla città, un dialogo con gli altri teatri attraverso la creazione di un project lab.
A livello nazionale si è consolidato l’Accordo Regionale di co-produzione tra i Teatri di Livorno, Pisa, Lucca e il Maggio Fiorentino e, a livello internazionale, è stato creato il MOS (Mascagni Opera Studio) offerta unica al mondo, per giovani cantanti lirici, per un percorso di alta formazione dedicato a Mascagni e alla scuola verista.
Abbiamo fatto rinascere il Teatro della Città.
Ci basterebbe che chi viene adesso, facesse anche solo la metà di quello che abbiamo fatto noi.
Riconoscere la bontà del lavoro svolto da chi ci ha preceduto non è segno di debolezza ma, al contrario, denota attenzione, cura e preparazione. Grazie di cuore a Marco Leone e in bocca al lupo a chi verrà!”