“A Corto di Diritti”, al Grattacielo Amnesty proietta cortometraggi sui diritti umani
Cinema e diritti umani
Proiezione gratuita di cortometraggi al Centro artistico il Grattacielo
Il gruppo di Pisa di Amnesty International e la Biblioteca Franco Serantini organizzano una proiezione gratuita di cortometraggi sui diritti umani scelti tra i finalisti del concorso Internazionale “Short on rights – A Corto di diritti” (Amnesty International Award).
La proiezione si terrà martedì 14 marzo alle 18 presso il Centro artistico il Grattacielo. Per l’occasione verranno presentati quattro cortometraggi in lingua originale con sottotitoli in italiano, selezionati nella fase preliminare da un comitato di attivisti di Amnesty International e votati nella fase finale da una giuria di qualità e dal pubblico all’interno del Corto Dorico Film Festival di Ancona. La proiezione è ad ingresso gratuito e ognuno potrà esprimere un voto e scegliere il corto più bello.
Il primo corto è “Near our border” di Martina Troxler (Germania, vincitore del premio Amnesty 2021). Un agricoltore racconta della violenza prolungata che ha modo di osservare al confine bosniaco-croato, vicino al quale risiede. Ahmad e la sua famiglia cercano invece quotidianamente di attraversare quel confine, dove sono sottoposti a brutali attacchi e repressioni illegali da parte della polizia di frontiera croata.
Il secondo è “Split Ends” di Alireza Kazemipour (Iran, vincitore del premio Amnesty 2022) Una ragazza calva e un ragazzo con i capelli lunghi ai quali è stata confiscata l’auto per non aver indossato l’hijab affrontano con spirito beffardo la polizia morale di Teheran.
Il terzo è “Murder Tongue” di Ali Sohail Jaura (Pakistan, finalista 2022) . È il maggio del 1992: la città di Karachi è in forte e costante agitazione. La comunità di lingua urdu subisce discriminazioni. Abdul Aziz Ansari si sveglia di notte e viene informato dalla nuora Naseema che il figlio non è tornato a casa…
Per finire con “The Shadow of the Crows” di Elvira Barboza (Francia, vincitore del premio Gianni Rufini 2022 assegnato dagli studenti delle scuole superiori). È il 1986, in un villaggio della Francia. Natalia, di origine argentina, ha 11 anni quando scopre strane cicatrici sul corpo del padre. Da quel momento l’ombra del passato incombe sulla vita della bambina, il cui sguardo si interroga sull’esilio e sul mondo degli adulti.