Cronaca 22 Giugno 2021

A Livorno imprese in crisi, ma non mancano esempi virtuosi di aziende al top

Fatturati in calo, difficoltà post-Covid e scarsa digitalizzazione. Ecco la situazione in città e i nomi delle realtà in crescita

livorno dall'alto aerea livornopressLivorno, 22 giugno 2021 – Un anno veramente tremendo. Una crisi che parte da molto lontano, con la nostra città già in difficoltà e messa ora in ginocchio dalle conseguenze dell’emergenza coronavirus.

A Livorno l’economia e il commercio faticano a rialzarsi.

Prendendo come esempio il terziario, secondo uno studio di Confcommercio, nella provincia di Livorno le nuove imprese iscritte nel 2020 sono state il 28% in meno rispetto al 2019, il peggior dato di tutta la Toscana.

Sfiducia, incertezza, difficoltà a ripartire dopo il lockdown. Un allarme da non sottovalutare per l’economia cittadina, una crisi legata anche a una serie di problemi che riguardano la mancanza di formazione e la scarsa digitalizzazione all’interno delle aziende.

E ormai sono centinaia le piccole realtà che cercano di sopravvivere tra ristori Covid, prestiti e la speranza di uscire presto da questo tunnel.

Passando ai grandi gruppi, l’effetto del Covid sulle imprese si vedrà solo quando verranno chiusi e approvati i bilanci del 2020, ma già il 2019 non aveva consegnato un quadro particolarmente positivo.

Resta il fatto che in base al report aziende di Consodata, la data company di Italiaonline che conta su un archivio di oltre 14 milioni di anagrafica di imprese, tra Livorno e provincia nel 2019 sono state 249 le società con un fatturato sopra i 5 milioni di euro.

Le prime tre imprese per fatturato sono della provincia: l’Unicoop Tirreno di Piombino (903.092.313 euro), la Solvay di Rosignano (422.892.000 euro) e la Ineos Sales (293.315.746 euro).

A seguire due imprese con sede in città come la Bunkeroil, bunkeraggio e distribuzione di combustibili per la Marina, quasi 231 milioni di euro di fatturato, e la Del Corona & Scardigli, una delle più antiche case di spedizioni italiane con 189 milioni.

Fra le piccole e medie imprese di Livorno, non mancano comunque esempi virtuosi sia dal punto di vista economico che manageriale, a dimostrazione delle competenze che comunque ci sono sul nostro territorio.

 

Si va dalle aziende più innovative dal punto di vista digitale a chi opera con strutture solide e progetti chiari nel settore finanziario.

Qualche nome? Partiamo dall’industria. E partiamo senza alcun dubbio dalla ErreDue, una delle aziende più innovative della Toscana: nel 2020 si è aggiudicata il terzo posto al premio Primavera d’Impresa, iniziativa regionale lanciata dalla cooperativa Crisis e nata per promuovere e valorizzare la creatività delle imprese del territorio.

La ErreDue, società con sede al Picchianti in via Gozzano, progetta, realizza e vende in tutto il mondo generatori di gas tecnici per l’industria, quindi idrogeno, azoto e ossigeno.

Proseguiamo con Gas&Heat , eccellenza del nostro territorio , situata a Tombolo,  lungo il canale navigabile che permette il trasporto di grandi manufatti verso il porto di Livorno;

l’azienda si presenta come  leader nella realizzazione di serbatoi e impianti per lo stoccaggio e la propulsione di gas criogenici in ambito marino. Proprio poche settimane fa ha inaugurato il primo deposito costiero di Gas naturale liquido (Gnl) costruito in Sardegna e nel Mediterraneo.

In ambito gestionale, un’impresa che nel corso degli anni ha dimostrato un alto standard qualitativo è Pricla, con sede in via degli Apostoli, nel cuore della città.

Stiamo parlando di una holding operativa fondata nel 2010 che unisce disciplina finanziaria e spirito imprenditoriale: Pricla costruisce o acquisisce aziende, supportandone lo sviluppo e gestendone i processi amministrativi, contabili e finanziari.

La società è in forte sviluppo da diversi anni, attraverso un rinnovamento manageriale che si può riscontrare all’interno delle sue collegate e controllate presenti in città.

Quando si parla invece di innovazione, non si può non parlare della RoboCode, scuola di informatica con sede in piazza Grande che si occupa di percorsi digitali per l’apprendimento creativo.

Una storia diversa rispetto all’industria e alla finanza, certo, ma una realtà che guarda al futuro con idee diverse dal solito e una prospettiva che in pochi hanno. Qui vengono programmati corsi per adulti e ragazzi con l’intento di fornire le basi della programmazione e della robotica educativa, robotica che a Livorno sta diventando sempre più centrale per lo sviluppo cittadino ed economico.