Ambiente 23 Giugno 2023

“Aamps chiude l’inceneritore per motivi cautelari”, la lettera di Rifiuti Zero

Livorno 23 giugno 2023 – “Aamps chiude l’inceneritore per motivi cautelari”, la lettera di Rifiuti Zero

La lettera di Rifiuti Zero:

“A quanto pare, Aamps avrebbe deciso in via cautelare di spegnere l’inceneritore dopo la comunicazione di Arpat sulla pericolosità delle ceneri e delle scorie prodotte dall’impianto.

Se non ci fosse da piangere ci verrebbe da ridere, perché le controanalisi di Arpat risalgono a febbraio, ma la comunicazione ad Aamps è arrivata solamente ieri, a fine giugno.

Quasi 5 mesi per mandare una e-mail. Nel frattempo, se abbiamo capito bene, Aamps potrebbe aver smaltito continuativamente rifiuti pericolosi, classificati invece come non-pericolosi, con un danno ambientale incalcolabile.

La reazione dell’azienda ci pare del tutto fuori luogo: parla di un avvenimento che non sarebbe mai capitato. Peccato che Aamps appalti regolarmente lo smaltimento di ceneri codificate EER 190113*, cioè “ceneri leggere, contenenti sostanze pericolose”:

https://www.aamps.livorno.it/web/wp-content/uploads/2022/11/PRV-139-RTI-GREENTHESIS_Settentrionale-trasporto-trattamento-ceneri-leggere.pdf

oltre ovviamente ad appaltare anche lo smaltimento di ceneri e scorie classificate ufficialmente come non pericolose:
https://www.aamps.livorno.it/web/wp-content/uploads/2022/04/PRV-13-RTI-IREOS_RAT-trasp.-e-avvio-a-recupero-ceneri-e-scorie-TVR.pdf

il tutto spendendo ogni anno somme milionarie, per liberarsi di questi rifiuti a centinaia di chilometri da Livorno. Altro che chiusura virtuosa del ciclo dei rifiuti sul territorio.

Quindi l’inceneritore Aamps produce regolamente ceneri pericolose. Niente di nuovo, se non per il fatto che anche le ceneri non-pericolose adesso sarebbero diventate pericolose.

Noi vogliamo limitarci a far notare la sequenza degli avvenimenti: 

1) a febbraio Arpat analizza le ceneri dell’inceneritore;

2) il 31 maggio la Regione riunisce Arpat e gli altri enti di controllo per discutere sul rinnovo dell’autorizzazione dell’inceneritore Aamps;

3) il 16 giugno il nostro Coordinamento Rifiuti Zero pubblica una lettera aperta al Sindaco di Livorno ed ai suoi assessori, elencando tutte le contestazioni di enorme gravità contro l’inceneritore che risultano dal verbale della riunione regionale del 31 maggio, chiedendo l’immediata “sospensione cautelare” dell’impianto e promettendo in caso contrario di “sollecitare un rapido intervento delle autorità”:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02E4DW2xadad53Qd8H3BP3TmAjN5tQCKTxYTe1goWBPDNaLEnwGxrorKJT8KpnFcB4l&id=100068274406869

4) 5 giorni dopo, il 21 giugno, Arpat trasmette ad Aamps le analisi di febbraio (?) e l’azienda spegne in via cautelativa l’impianto.

Ognuno può farsi un’idea di cosa stia realmente accadendo, al di là del finto stupore dei principali responsabili istituzionali e aziendali.

La verità in ogni caso è che il continuo spegnere e riaccendere l’inceneritore per guasti, manutenzioni e problemi di ogni tipo non fa altro che aggravare ulteriormente l’inquinamento, perché proprio nelle fasi transitorie le emissioni in atmosfera raggiungono picchi di pericolosità inaccettabili per la popolazione livornese.

Nessuno vuole ammettere che Aamps dovrebbe chiudere definitivamente l’inceneritore (come hanno fatto Pisa e molte altre città), ridurre al minimo la produzione cittadina di rifiuti non-differenziati (che invece sono in aumento da 4 anni) ed inviare il poco indifferenziato agli impianti già attivi in Toscana, di cui molti gestiti da Retiambiente (capofila di Aamps), ampiamente in grado di assorbire anche la produzione livornese, con minori costi ed evitando di smaltire ceneri velenose in discariche lontane centinaia di chilometri.

Prima o poi tutti i nodi verranno al pettine, ci auguriamo nel più breve tempo possibile”.

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