Aamps, parlano sindacati e lavoratori
Porta a porta da organizzare meglio, violazioni non sanzionate e alcuni mezzi non idonei al servizio, ma comunque emerge una volontà di migliorare la situazione
Due sindacalisti e alcuni dipendenti ci hanno fatto il punto sulla situazione all’interno di Aamps, tra servizi e timori.
Mauro Basile, Cgil, coordinatore Rsu. “In vista di Rete Ambiente fu stupulato un accordo dai sindacati per tutelare i lavoratori. Ma per il resto è stato un errore andare verso il concordato. C’erano altre soluzioni migliori che avrebbero evitato il ricorso al tribunale. Sulla disputa tra Rete ambiente e amministrazione…qui si entra nella politica.
L’evolversi del porta a porta ha comportato una esposizione sia per il personale che per i mezzi, ma l’azienda ci sta lavorando. Da pochi giorni si è insediato un nuovo RSU e un nuovo RLS e si sta ripartendo. Il problema sicurezza era stato sollevato comunque anche nella precedente amministrazione”.
“Più che di zone critiche della città – conclude Basile – è più corretto parlare di problemi di impostazione del servizio. Conviene rallentare un attimo e riflettere cosa fare per mettere tutto in sicurezza”.
Stefano Venturini UIL. “Il problema più importante è costituito dall’organizzazione del servizio porta a porta. Ci sono situazioni quotidiane nelle quali conferimenti non conformi vengono sigillati e si fa intervenire un altro mezzo a ritirarli senza alcuna sanzione per l’utente che ha sbagliato (o si è disinteressato) a conferire il rifiuto; inoltre bisogna organizzare meglio il servizio”. “Alcuni mezzi sono indonei al servizio: sono stati spesi dei soldi che potevano essere investiti meglio. Vi sono mezzi a raccolta laterale troppo spesso costretti in officina. La situazione è che si sta attenti ai 10 minuti del dipendente ma poi si spendono centinaia di migliaia di euro per mezzi inidonei. L’utenza che si comporta in modo scorretto, costringendoci ad intervenire più volte, non viene neppure sanzionata”.
Alcuni Lavoratori: ” Speriamo che le controversie tra Tar, Comuni, sindaci e quant’altro non vadano a incidere sul concordato. Speriamo che vengano fatte scelte che siano le migliori per la città e per l’azienda”. “L’esternalizzazione dei servizi ha portato il personale a fare solo la differenziata, con turni tutti uguali, difficili fisicamente anche per chi non ha più l’eta per fare lavori pesanti in via continuativa”. “Vi sono zone della città dove sono stati collocati contenitori, per svuotare i quali è necessario scendere dal mezzo da soli in una curva cieca, creando un rischio importante per auto e motocicli: circostanza segnalata, ma per il momento invano.